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La messinese Luisa Barbaro tra i premiati per la medicina in ricordo del prof. Zagari al Castello Ruffo di Scilla

La messinese Luisa Barbaro tra i premiati per la medicina in ricordo del prof. Zagari al Castello Ruffo di Scilla

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DI REDAZIONE

 

Al Castello Ruffo di Scilla , si è svolta la settima edizione del Premio per la medicina Prof. Giuseppe Zagari.
Ha aperto i lavori il Presidente dell’associazione culturale Costa Viola Giuseppe Palermo, che dopo aver ringraziato tutti coloro che si sono prodigati per la riuscita della manifestazione, ha rimarcato la valenza del progetto culturale che mira a far conoscere gli esempi positivi di uomini e donne della nostra terra, nel ricordo della figura del Medico Scienziato Prof. Zagari, quindi nel solco della sua azione scientifica ed umana.
I Premiati di questa edizione sono stati medici che studiano le cause delle malattie, applicando le tecnologie innovative a diagnosi e terapia.
La dottoressa Serafina Teramo ha tracciato le fasi salienti della ricerca e della carriera del medico e scienziato Giuseppe Zagari. Non anteporre la fantascienza alla Scienza, questo il vero rischio della medicina nell’era dei Big-Data ha sottolineato nella sua prolusione il Prof.Francesco Saverio Ambesi Impiombato, il Medico Scienziato serve alla nostra società, il decalogo sui criteri a cui deve attenersi la ricerca resta sempre quella di Galileo. L’Italia deve riconoscere alla ricerca scientifica il giusto valore rendendola poi fruibile a tutti.
Nel passare alla cerimonia di premiazione e alla lettura delle motivazioni, il segretario del Premio Vincenzo Tromba ha ricordato l’esortazione di Konstantinos Kavafis: ”Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze”. La nostra Itaca è Scilla dove approdano i premiati di questa sera, dopo le loro esperienze nel mondo.
Poi la lettura delle motivazioni e la consegna dei Premi:
Premio alla carriera al prof.dott.Diego Ribuffo, premiato dal Medico Scienziato Prof.Francesco Saverio Ambesi impiombato. 
Professore ordinario di Chirurgia plastica e direttore della Scuola di specializzazione in Chirurgia Plastica , Ricostruttiva ed Estetica, dell’Università La Sapienza di Roma , Direttore della UOC di chirurgia Plastica del Policlinico Umberto I di Roma. Svolge la sua azione scientifica e professionale in un contesto intercontinentale, cercando sempre di portare nella sua azione professionale una grande umanità .Nel progetto didattico-scientifico da ai giovani specializzandi un respiro universale attento all’umanità nel suo insieme. Il suo impegno è proteso a lavorare per formare professionisti che non siano dei semplici facitori ma che diventino dei creatori nel loro lavoro per arrivare ad essere delle persone intere.Le sue radici scillesi confermano ancora una volta che esiste una grande tradizione medica scillese.
Premio all’internazionalità al dott. Said Al Sayyad, consegnato dal consigliere dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria dott. Domenico Tromba
Direttore U.O.Radioterapia Oncologica Azienda Ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria. Con la sua dedizione e determinazione nella sua azione quotidiana svolta con la consapevolezza che il mondo è la nostra casa. Rafforzano la nostra convinzione che è indispensabile aprirsi, nei metodi, negli scambi, nelle comunicazioni,nella formazione per trovare un’identità comune nelle differenze,sfruttando l’enorme potenziale che la nostra terra ha avuto nei secoli. Questo impegno nel suo lavoro per renderlo più umano e più giusto, per fare la differenza è un modo nuovo e ampio di vedere l’internazionalità.
Premio alla solidarietà alla dott.ssa Luisa Rita Barbaro, premiata dal Presidente dell’Associazione culturale Costa Viola Pino Palermo:
Ginecologo-oncologo direttore U.O. A.S.P. 5 Messina. Coniuga la sua attività professionale, con un grande impegno nel sociale, con particolare attenzione all’emancipazione delle donne. Pur valorizzando la tradizione ginecologica, la innova nei metodi e nei linguaggi con il suo impegno nei consultori e nel progetto nazionale “Violenza sessuale”. Scrittrice e poetessa. Oggi che il mondo rischia nella globalizzazione della superficialità. La sua poliedricità nell’azione scientifica, solidale e culturale è come una terapia d’urto, un potente integratore che ci dà una scossa e ci fa riassaporare il piacere delle infinite possibilità che si nascondono ancora nelle nostre sinapsi.