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Donazione di sangue, parte una campagna con testimonial Chiara Galiazzo per sensibilizzare i più giovani

Donazione di sangue, parte una campagna con testimonial Chiara Galiazzo per sensibilizzare i più giovani

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In Italia solo 1 milione e 700mila donatori: autosufficienza in bilico. Al via “Magnifico Donare”: incontri aperti al pubblico alla presenza di ematologi e associazioni pazienti per parlare dell’importanza della raccolta

 

“Magnifico Donare” è il nome e anche il senso della campagna nazionale di sensibilizzazione sulla raccolta del sangue al via nei giorni scorsi da Milano con testimonial la cantante Chiara Galiazzo, che ha inciso un inedito speciale. Un’inziativa delle onlus United (Fed. Thalassemie, Emoglobinopatie Rare e Drepanocitosi) e AIPaSiM (Ass. Pazienti con Sindrome Mielodisplastica) in collaborazione con AVIS e Celgene, e che prevede incontri con ematologi e associazioni di pazienti per far comprendere alla popolazione l’impatto delle trasfusioni, in particolare per chi soffre di sindromi mielodisplastiche e beta-talassemia (malattia genetica ed ereditaria che è possibile diagnosticare nei primi anni di vita, di cui soffrono 7mila persone in Italia). Attualmente i donatori di sangue nel nostro paese sono un milione e 750 mila: oggi l’autosufficienza è in bilico perché, a causa del calo demografico, si delinea una diminuzione dei donatori “stabili” tra le giovani generazioni. «Per United promuovere la donazione è essenziale, per i pazienti talassemici il sangue è un vero salvavita – ha dichiarato il presidente Raffaele Vindigni – L’obiettivo principale sono i giovani, far capire loro l’importanza di questo gesto solidale. Inoltre dobbiamo incentivare la realizzazione di un protocollo per il corretto utilizzo del sangue raccolto affinché non siano inutili gli sforzi fatti e ottimizzare le risorse”. Secondo il presidente di AIPaSIM Paolo Pasini: “Abbiamo aspettative elevate perché, sebbene si parli molto di terapia genica e farmaci innovativi, al momento non ci sono alternative alla trasfusione di sangue”. È proprio questa necessità unita al notevole impatto in termini di qualità della vita i temi sui quali la campagna intende richiamare l’attenzione: “I pazienti beta-talassemici dipendono dalle trasfusioni per la sopravvivenza, un trattamento non superabile per molti anni – ha ricordato il presidente SITE (Soc. Talassemie ed Emoglobinopatie) Gian Luca Forni.