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Comitato internazionale di bioetica dell’Unesco, dichiarazione su COVID-19: considerazioni etiche da una prospettiva globale

Comitato internazionale di bioetica dell’Unesco, dichiarazione su COVID-19: considerazioni etiche da una prospettiva globale

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Il Comitato, istituito nel 1993, è composto da 36 membri indipendenti, nominati dal Direttore Generale, annoverando al suo interno un ampio spettro di competenze che spaziano dalle scienze biomediche, umane e sociali ai diritti umani, la filosofia, l’educazione e la comunicazione. Le professionalità presenti nell’IBC convergono in un orizzonte strutturalmente interdisciplinare e pluralistico, rappresentativo della vocazione originaria della bioetica, con lo scopo di monitorare e fronteggiare le sfide globali poste dal progresso scientifico nel campo delle scienze naturali alla tutela della dignità umana e delle libertà fondamentali.

In particolare, il Comitato Internazionale è un forum globale di riflessione nel campo della bioetica, che si propone di raggiungere le seguenti finalità:

• Promuovere una riflessione sulle questioni etiche e giuridiche derivanti dalle applicazioni in biomedicina e nelle scienze naturali

• Stimolare lo scambio di knowhow e buone prassi

• Incoraggiare l’implementazione di iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, di gruppi specializzati e decisori pubblici e privati operanti nell’ambito della bioetica

• Dare impulso ad azioni di cooperazione con organizzazioni governative e nongovernative internazionali coinvolte nei settori di interesse dell’IBC, nonché creare sinergie con comitati nazionali e regionali di bioetica

• Contribuire alla disseminazione dei principi contenuti nelle Dichiarazioni UNESCO nel campo della bioetica e all’approfondimento delle questioni emergenti a seguito dei più recenti sviluppi tecnologici negli ambiti considerati dall’IBC.

Il modus operandi seguito dal Comitato Internazionale di Bioetica prevede che il Direttore Generale dell’UNESCO convochi l’IBC con cadenza annuale. Le attività vengono espletate all’interno di sessioni e gruppi di lavoro, finalizzati alla formulazione di pareri e raccomandazioni su temi specifici, adottati mediante consenso. Sforzi costanti sono inoltre profusi per garantire la massima diffusione degli esiti dei lavori: i documenti prodotti vengono regolarmente sottoposti all’attenzione del Direttore Generale e, successivamente, trasmessi agli Stati Membri, al Consiglio Direttivo (Executive Board) e alla Conferenza Generale.

Negli anni 2007-2015 ha fatto parte dell’IBC il Prof. Stefano Semplici, ordinario di Filosofia morale nell’Università di Roma Tor Vergata, prima come membro poi è stato eletto Presidente.

La Prof.ssa Laura Palazzani, ordinario di Filosofia del diritto all’Università Lumsa di Roma, vicepresidente del Comitato Nazionale per la Bioetica, è stata nominata membro nell’aprile del 2016 e riconfermata per il mandato 2020-2024.

I due recenti pareri approvati a settembre 2017: Report of the IBC on Big Data and Health, (2017) e Report of the IBC on the Bioethical Response to the Situation of Refugees (2017). Sul sito dell’UNESCO è possibile trovare tutte le informazoni e le notizie sul Comitato.

In base al programma di lavoro prospettato per il 202017-2019, l’IBC è attualmente impegnato su due temi, affrontati in due gruppi di lavoro:

1. la responsabilità nei confronti della salute (art. 5 della Dichiarazione Universale sulla bioetica e i diritti umani del 2005).

2. la nuove configurazioni parentali/familiari di fronte alle nuove tecnologie

Nell’ambito della riunione plenaria del Comitato internazionale di Bioetica dell’Unesco, che ha avuto luogo a Parigi dal 10 al 14 settembre 2018, sono state affrontate le seguenti tematiche:

· Strategie per incremento della interazione tra IBC, IGBC e Comest

· Presentazione dei documenti Comest: Water ethics: ocean, freshwater, , Internet of things

· Tavola rotonda su genome editing (aspetti scientifici Inserm; presentazione del documento del Nuffield Council on Bioethics sugli aspetti etici) Inoltre sono stati predisposti due documenti preliminari sulla “genitorialità” e sul principio di responsabilità individuale in relazione alla salute.

Il 6 aprile 2020 Comitato Internazionale di Bioetica e la Commissione Mondiale sull’Etica della Conoscenza Scientifica e della Tecnologia hanno sottoscritto lo “Statement on COVID-19: Ethical Considerations from a Global Perspective”, evidenziando la necessità di elaborare delle soluzioni comuni e fondate sui diritti umani per affrontare una sfida che oltrepassa i confini nazionali e politici così come le differenze culturali, in uno spirito di solidarietà e cooperazione.