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Scuola, MOIGE: no a medico scolastico è doppione, ci sono i pediatri

Scuola, MOIGE: no a medico scolastico è doppione, ci sono i pediatri

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“Siamo perplessi in merito alla sanitarizzazione della scuola, che non puo’ aiutare quello che e’ la scuola, un luogo di istruzione, dove i genitori mandano i propri figli per crescere nella conoscenza e nella sapienza delle cose del mondo”. Antonio Affinita, direttore generale del Moige, il Movimento dei genitori, commenta cosi’ la notizia dell’introduzione della figura del medico scolastico, decisa dalla Regione Lazio.
“Siamo perplessi da questa eccessiva sanitarizzazione della scuola – spiega – Esistono ospedali per preoccuparsi della cura, della terapia e della salute, la scuola serve per educare e imparare. Non condividiamo questo approccio del medico scolastico, sarebbe un doppione dei pediatri a cui possono accedere i genitori gratuitamente. Questo doppione non va nella direzione di una ottimizzazione del sistema sanitario. Si faccia allora una scelta, o pediatri o medico scolastico. È inaccettabile una eccessiva sanitarizzazione”.
Inoltre, secondo Affinita “creerebbe una dinamica di distonia verso un luogo deputato all’istruzione, inizia a diventare un luogo sanitario. Dobbiamo tenerli distinti. Esistono ambulatori, ospedali, la scuola e’ per educare, includere, istruire. Rischiamo di creare una generazione di ipocondriaci. Dobbiamo invece creare una generazione di ragazzi sereni, liberi, capaci di vivere con responsabilita’. Non possiamo sanitarizzare la scuola”.
A proposito della misurazione della febbre, che le linee guida prevedono sia effettuata a casa, “i genitori hanno misurato la febbre per anni e continueranno a farlo. I genitori sono responsabili, hanno a cura piu’ di tutti la salute dei propri figli. Un genitore sa che che se il figlio supera la temperatura prescritta dalle norme, ferma il bambino e si attiva. Esiste anche la possibilita’ di poterlo accudire tramite la norma sui permessi. Continueremo a misurarla, se la scuola vuole fare un servizio in piu’, a campione, e’ libera di farlo. Per noi e’ eccessivo, si rischia di perdere tempo. Quello che puo’ essere fatto, quindi, e’ un controllo a campione, a integrazione di quello che i genitori faranno sui propri figli”.

(Fonte: Agenzia DIRE)