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Il presidente Caudo tra i primi vaccinati anti-covid in Italia: “Piccolo passo per l’uomo, grande passo per l’umanità”

Il presidente Caudo tra i primi vaccinati anti-covid in Italia: “Piccolo passo per l’uomo, grande passo per l’umanità”

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di Massimiliano Cavaleri

Giacomo Caudo riceve il vaccino anti-covid

PALERMO (27 dic) – Commenta l’importanza, l’emozione, la straordinarietà di questo momento con la celebre frase dell’uomo sulla Luna il presidente dell’Ordine dei medici e odontoiatri di Messina Giacomo Caudo, che stamane ha ricevuto una delle prime dosi del vaccino Pfizer anti-covid: “Ormai siamo abituati a vaccinarci periodicamente contro numerose malattie, ma quello di oggi rappresenta l’inizio della fine di questa terribile pandemia, capace di far inginocchiare il mondo, prima con l’emergenza sanitaria poi con quella economica. E’ un piccolo passo per ognuno di noi, una semplice puntura, ma rappresenta un grande passo per l’umanità, un traguardo significativo, imprescindibile per porre termine alle migliaia di morti che ogni giorno affligono il nostro e tanti altri Paesi”. Un giorno molto atteso e il governo, tanto criticato per il lockdown natalizio dopo le promesse di una riapertura, ha dimostrato di non accusare ritardi nella partenza del piano di vaccinazione, puntualissimo nella data stabilita: il 27 dicembre.

Dott. Caudo, una domenica “speciale” di corsa verso Palermo dove saranno vaccinati i nove presidenti degli Ordini professionali delle varie province siciliane e alcuni altri medici?

La giornata di oggi passerà alla storia, un domani la ricorderemo tutti. Non potevamo ricevere regalo di Natale più bello: si comincia con le prime dosi disponibili. In Sicilia ne sono arrivate ieri sera (sabato 26) 685 spedite da Pfizer Bio Tech, grazie alla collaborazione con Aeronautica Militare, Brigata Aosta e Carabinieri, e sono state consegnate all’Ospedale Civico di Palermo e poi in alcuni Centri di somministrazione del capoluogo, dove oggi e nei prossimi giorni riceveranno la profilassi anti covid-19 varie categorie: a cominciare dai presidenti dei 9 Ordini “simbolicamente” rappresentanti di tutti i medici e odontoiatri, 10 rappresentanti delle ASP siciliane, 30 delle RSA (residenze sanitarie assistenziali), alcuni cittadini, 5 MMG (medici di medicina generale) e 5 PLS (pediatri di libera scelta), 5 medici della continuità assistenziale (ex Guardia medica), 3 dell’ISMETT, altrettanti della Fondazione Giglio di Cefalù, 15 dipendenti dell’ospedale Civico palermitano e 10 delegati del 118 che comprende sia medici che infermieri che soccorritori. 

Si è parlato molto dell’efficacia di questo vaccino, non ha paura non possa funzionare o ci siano controindicazioni?

Assolutamente no. Al contrario mi fa molta paura il covid-19, che non ha dato scampo né ad anziani né a giovani, né a persone che avevano altre malattie, né a persone completamente sane, sportive, atletiche. E’ un virus maledetto e ho massima fiducia nella scienza mondiale, nelle grandi aziende farmaceutiche che mai hanno prodotto e distribuito medicinali non affidabili o non super-controllati. Oggi gli iter burocratici, amministrativi, di validità scientifica, i protocolli e parametri da seguire sono talmente rigidi che è impossibile si possa offrire e immettere sul mercato un vaccino sbagliato o addirittura contro-producente. Col covid-19, che merita chiaramente la massima attenzione, più che mai.

E per quanto riguarda la tanto discussa “variante inglese”: rischiamo di avere un vaccino mentre il virus cambia e si trasforma?

Non è una novità che i coronoavirus cambino nel tempo, si trasformino con nuove “versioni”: lo sapevamo fin dall’inizio, tutti i virologi e infettivologi l’avevano detto in tutte le lingue ma, come per l’influenza, i primi vaccini hanno aperto la strada ai successivi e ogni anno ci garantiscono di immunizzarci nei confronti delle nuove forme. Penso che avverrà questo anche col covid-19. Dobbiamo essere felici di questo punto di arrivo, la vaccinazione, per poterla trasformare noi in un punto di partenza verso nuovi vaccini contro eventuali diverse forme del virus ed evitare altre terribili pandemie.

Il vaccino non sarà obbligatorio, cosa si sente di dire alle persone e soprattutto ai medici o odontoiatri o altri operatori del Sistema Sanitario che liberamente sceglieranno di non farlo?

Lo consiglio vivamente, fermo restando la totale libertà di oguno. Invito soltanto a riflettere sul futuro del nostro Paese, della nostra economia, dei nostri giovani e figli: abbiamo vissuto unn disastro senza precedenti per un anno intero e probabilmente durerà per altri mesi: il vaccino è l’unica arma per vincere la guerra, per far sì che le tante battaglie combattute da medici, personale sanitario, infermieri, volontanti, soccorritori, ecc. non siano vane, che gli sforzi della ricerca siano premiati specialmente per evitare che ci siano altre morti, altri centri anziani focolai del virus, altri funerali senza persone e senza fiori, altri carri militari con tante bare sopra come a Bergamo, altri giovani che vanno via senza avere accanto l’affetto dei propri cari, altre aziende che chiudono e impiegati che perdono il posto di lavoro, altra povertà. Fatte queste riflessioni, sono sicuro che i medici che si nutrono quotidianamente di scienza, tecnologia e progresso, faranno la scelta giusta.