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OMS: servizio di assistenza ai cittadini italiani sulla Brexit

OMS: servizio di assistenza ai cittadini italiani sulla Brexit

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Il Parlamento Europeo ha votato ed approvato, il 29 gennaio 2020, l’ACCORDO DI RECESSO fra il Regno Unito e la Unione Europea che è entrato in vigore il 1 febbraio 2020.

Venerdì 31 gennaio 2020 alle ore 23 di Londra e 24 di Bruxelles il Regno Unito ha cessato definitivamente di essere uno Stato membro dell’Unione Europea, dopo 47 anni di adesione.

Grazie a tale ACCORDO DI RECESSO a partire dal 1 febbraio è cominciato un periodo transitorio di 11 mesi durante i quali per i cittadini europei residenti nel Regno Unito e per quelli che vi si recheranno in visita o per lavoro non cambierà quasi nulla: fino a tutto il 31 dicembre 2020 sarà fatta salva la libertà di circolazione e di stabilimento delle persone nei territori dell’Unione, e anche coloro che si trasferiranno in Regno Unito durante tale periodo potranno poi fare richiesta – se lo vorranno – di rimanervi utilizzando il EU Settlement Scheme, lo schema di registrazione cui dovranno ricorrere gli europei che si trovano in territorio britannico entro la fine di dicembre 2020 (il consiglio è di attivarsi quanto prima nonostante la data ultima per la registrazione sia il 30.06.2021).

Durante il periodo di transizione che durera’ fino al 31 dicembre 2020, i cittadini europei residenti in UK ed I britannici residenti nei Paesi UE vedranno invariati tutti i loro diritti in materia di sanità, pensioni, prestazioni sociali, ricongiungimento familiare, accesso all’istruzione.

Nulla cambierà nemmeno per chi viaggia da e per il Regno Unito. Almeno fino al 31 dicembre 2020 è infatti consentito di continuare ad usare la carta d’identità (anche cartacea).

È necessario munirsi per tempo di un valido passaporto, in quanto a partire dal 1 ottobre 2021 le carte d’identità non saranno più accettate alla frontiera britannica e sarà pertanto obbligatorio il passaporto.

I cittadini europei regolarmente residenti nel Regno Unito entro il 31 dicembre 2020 e che hanno ottenuto l’EU Settlement Scheme, potranno invece continuare a viaggiare con la carta d’identità almeno fino al 31 dicembre 2025.

Per quanti intendano recarsi a studiare nel Regno Unito, l’Home Office ha attivato in data 05.10.2020 un portale tramite cui gli studenti possono richiedere il visto “Student Route” e “Child Student Route”.

Tutti gli studenti che intendono iniziare un percorso di studi a partire dal 1 gennaio 2021 potranno richiedere il visto online, fino a sei mesi prima dell’inizio del corso.

Gli studenti che iniziano un corso nel 2020 ma frequentino lezioni solo online e non siano, pertanto, fisicamente presenti sul territorio britannico sono invitati a verificare attentamente la propria posizione con le Universita’ di appartenenza in quanto anche per loro potrebbe rendersi necessario, sulla base di quanto reso noto dall’Home Office, richiedere ed ottenere un visto di ingresso.

Anche le patenti di guida e i passaporti per animali domestici, finché validi, continueranno ad essere accettati.

Non cambierà nemmeno il roaming e sarà salva quindi la possibilità di utilizzare il proprio piano tariffario senza sovrapprezzo, come se ci si trovasse ancora nel Paese di residenza.

In questa sezione si trovano le informazioni sul quadro politico e giuridico relativo al processo di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea (Brexit).

  • Qui trovate notizie sulla campagna informativa condotta in queste settimane dall’Ambasciata e dai Consolati italiani nel Regno Unito a beneficio dei cittadini italiani.
  • Qui un approfondimento sulle principali tappe e sullo sviluppo del processo negoziale tra il Regno Unito e l’Unione Europea.
  • Qui le domande frequenti sulla Brexit e le sue implicazioni per i cittadini italiani (e in generale UE) residenti nel Regno Unito.
  • Qui sono pubblicati i principali documenti relativi alla Brexit provenienti dalle Autorità britanniche e da quelle europee.

Le informazioni contenute nelle cinque sezioni possono essere soggette a modifiche in relazione all’evoluzione del negoziato tra l’Unione europea e il Regno Unito.

L’Ambasciata ha attivato un indirizzo di posta elettronica dedicato a quesiti legati alla Brexit londra.brexit@esteri.it

L’Ambasciata non può fornire assistenza legale personalizzata per seguire i casi individuali, né può assistere per la compilazione dei moduli di richiesta di certificati di residenza permanente presso lo Home Office.