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Sicilia: aree inquinate, rischi ambientali, sanitari e miglioramento della qualità della vita. Focus all’Università di Messina

Sicilia: aree inquinate, rischi ambientali, sanitari e miglioramento della qualità della vita. Focus all’Università di Messina

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Martedì 26 ottobre presso il Dipartimento di Economia. Tra gli ospiti l’epidemiologo del CNR Fabrizio Bianchi e Ivo Blandina, vicepresidente Sicindustria e presidente della Camera di Commercio di Messina. Durante i lavori saranno presentati in anteprima nazionale i risultati del volume su “Aree inquinate e cambiamenti climatici in tempi di pandemia”.

Il curatore dell’evento Guido Signorino: “Analizzeremo con specialisti del settore il rapporto fra economia, ambiente e salute con riferimento anche alla regione Sicilia e il delicato tema della percezione e comunicazione dei rischi ambientali e sanitari, partendo proprio dall’esperienza della pandemia che ha evidenziato le conseguenze di informazioni false o distorte”.

Aree inquinate e cambiamenti climatici, connessi ai rischi ambientali e sanitari, sono i temi al centro del focus che si svolgerà martedì 26 ottobre, dalle 10.30, nell’Aula magna 2 del Dipartimento di Economia dell’Università di Messina. In particolare, i lavori approfondiranno la percezione e controllo dei pericoli per ambiente e salute, in relazione a sostenibilità e miglioramento della qualità della vita. Tra gli ospiti del convegno, il professore Fabrizio Bianchi, epidemiologo ambientale e già direttore dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa e Ivo Blandina, vicepresidente Sicindustria e presidente della Camera di Commercio di Messina.

Durante il seminario, realizzato nell’ambito del Progetto ìInterreg “I-know’, saranno presentati in anteprima nazionale i risultati del recentissimo volume ‘Comunicare ambiente e salute – Aree inquinate e cambiamenti climatici in tempi di pandemia’, curato da Liliana Cori, Simona Re, Fabrizio Bianchi, Luca Carra (editore ETS).

A promuovere la giornata di studi è Guido Signorino, ordinario di Economia applicata all’Università di Messina, che spiega: “Analizzeremo percezione e controllo dei rischi ambientali e sanitari, partendo proprio dall’esperienza della pandemia che ha evidenziato le conseguenze di informazioni false o distorte, l’importanza delle emozioni, la difficoltà di spostare l’asse argomentativo, sui rischi ambientali, dall’individuo alla comunità e di arrivare insieme a soluzioni sostenibili, eque e realistiche. In particolare, esamineremo il rapporto fra economia, ambiente e sanità in Sicilia. Discuteremo, infine, in modo aperto – conclude Signorino – di diritti, valori e principi, arrivando a conclusioni che oggi più che mai sono utili per le istituzioni e i privati chiamati a prendere decisioni”.

Aprirà i lavori Michele Limosani, direttore del Dipartimento di Economia dell’Università di Messina e introdurranno, Sebastiano Di Stefano, chief financial officer Psts Sicilia e project manager Progetto ‘I Know’ e Raffaele Scuderi, docente e responsabile scientifico del progetto ‘I-know’ dell’Università ‘Kore’ di Enna.

Il convegno, poi, si articolerà in due parti, nella prima su ‘Percezione e comunicazione del rischio ambientale e sanitario in tempi di pandemia aspetti economici, clinici e sociali’, con le relazioni di Fabrizio Bianchi; Guido Signorino; Francesco Zanotelli, Irene Falconeri, professori dell’Università di Messina e Alessandro Lutri, docente dell’Università di Catania.

Nella seconda parte, ‘Innovazione per il monitoraggio ambientale e comunicazione – nuove frontiere e opportunità d’impresa’, parteciperanno il vicepresidente di Sicindustria e presidente della Camera di Commercio di Messina, Ivo Blandina; gli imprenditori Alessandro Spadaro, di K2 Innovazione, Enna; Maria Rosaria Plutino di Athena Green Solutions e Grazia Clementi, presidente Consorzio Med Euro Export.

Modererà e concluderà il workshop Andrea Cirà, docente di Economia all’Università di Messina e responsabile per l’ateneo del Progetto ‘I Know’.