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Si scrive “bla, bla bla” ma si legge “le vostre tre P sono schiave del PIL”

Si scrive “bla, bla bla” ma si legge “le vostre tre P sono schiave del PIL”

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Perché il G20 di Roma non porterà a risultati concreti per il clima e l’ambiente?
In un interessante contributo del Climate Camp-Rete Ecosistemica Roma pubblicato comune-info.netsu (https://comune-info.net/le-vostre-soluzioni-sono-il-problema/) vengono sviluppati alcuni punti di vista che è fondamentale considerare, ancor più significative a causa dell’attività del momento. Il vertice dei G20 che si sta tenendo in queste ore a Roma rappresenta l’espressione del potere politico e economico dei paesi più industrializzati. Che esprime circa il 75% delle emissioni globali.
Affrontare il problema dal punto di vista delle attuali scelte politiche ed economiche produce un risultato (le ormai famose tre P) che non rappresenta una soluzione, ma il problema. Infatti la completa assenza di ascolto delle comunità indigene o delle popolazioni di territori al di fuori dalle 20 nazioni invitate e la volontaria assenza di paesi come la Russia, la Cina e il Giappone
rappresentano un vulnus fondamentale di qualunque risoluzione del G20 di Roma che invalida la forza delle decisioni prese in questo contesto.

Ad esempio la P di Prosperità fonda la sua valutazione sul PIL (Prodotto Interno Lordo). Ma viene da chiedersi: il PIL rappresenta realmente il migliore metodo di misura del benessere? Seguendo questo stato di cose si assiste ad un sempre più progressivo arricchimento di pochi a favore di un progressivo impoverimento delle masse nonché al peggioramento della situazione climatica e ambientale.

Per quanto attiene alla P di People è profondamente poco appropriato immaginare uno sviluppo economico sostenibile considerando solo la popolazione dei paesi industrializzati senza tenere conto di quelli arretrati o in via di sviluppo che rivendicano il diritto di inquinare per poter raggiungere un benessere sociale equiparabile ai paesi con sviluppi avanzati. Ma è ancor più grave trascurare gli altri esseri viventi animali e vegetali che con noi abitano il pianeta Terra.

Infine la P di persone deve tenere conto di tutta la popolazione del mondo presente, ma soprattutto quella futura. Una visione parziale, infatti, non farà altro che continuare a peggiorare la situazione climatica ed ambientale rinviando la soluzione dei problemi legati all’inquinamento ambientale e al riscaldamento globale ribaltandola, come è stato fatto fino ad oggi, verso le generazioni future. Con l’aggravante che è già suonata l’ora X per una situazione di non ritorno e continuando a rinviare dovremo affrontare problemi non più risolvibili.