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La cena solidale dell’Ammi e l’esigenza di far rete

La cena solidale dell’Ammi e l’esigenza di far rete

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di Laura Simoncini

Il sostegno concreto ai progetti del Cirs

Nella sede del Cirs – Le socie dell’Ammi hanno preparato la cena

Dall’inizio del 2021 le vittime di femminicidio in Italia sono state 93,quasi due a settimana: 63 di queste sono state vittime del partner o dell’ex partner. In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne è stata organizzata nella sede del Cirs una cena solidale offerta dall’Ammi il cui ricavato contribuirà a finanziare le attività di inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza. La cena è stata preparata dalle stesse ospiti, nell’ambito di un progetto che ha come obiettivo la formazione nel settore dei servizi turistico alberghieri, in particolare cucina e sala. Una serata toccante, grazie alla sinergia tra Ammi e Cirs, presiedute rispettivamente da Rosellina Zamblera Crisafulli e Maria Celeste Celi. “L’Ammi – ha detto la presidente Zamblera Crisafulli – ha voluto dare un contributo concreto finanziando un progetto che è mirato all’inserimento nel mondo del lavoro delle ragazze ospiti della casa famiglia, per assicurare un futuro migliore a queste donne e ai loro bambini”. “Ciò che emerge da una settimana di iniziative – ha spiegato la presidente del Cirs Celi – promosse in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne è l’esigenza del lavoro in rete. Lo scopo del nostro nuovo progetto, il “Palazzo delle donne”, è quello di riunire tutte le associazioni presenti a Messina che si occupano di violenza in un unico “Palazzo” in cui ci saranno una serie di servizi di orientamento al lavoro, manageriali per la presenza delle donne in politica e servizi di avviamento al lavoro: tra questi il nostro progetto “catering”. Abbiamo un laboratorio di cucina – ha aggiunto – e le ragazze hanno intrapreso un percorso di inserimento lavorativo in ambito turistico-alberghiero”. Ad intervenire anche la vicepresidente del Cirs Cinzia Fresina e la direttrice della Casa Famiglia “La Glicine” Patrizia Raciti Toldonato. Inoltre è stata annunciata la nascita, a breve, di un “Punto salute” all’interno del Cirs. L’evento solidale è stato allietato dalle voci di Francesco D’Arrigo, Katia Bevacqua e Salvatore Signorino. Toccante la performance teatrale dal forte impatto emotivo, per la regia di Renato Arrigo che ha messo in luce storie di donne e di violenza attraverso Anna Tarantino, Antonella Gargano, Patrizia Causarano, Roberto Pilot, Alfredo Catarsini, Cristiano Oteri, Chiara Barraci. “Schegge performative” è stato il titolo della rappresentazione teatrale che ha “raccontato” la violenza spesso subita in ambito familiare, nel quotidiano e in luoghi diametralmente opposti. La luce che si spegne, lo schiaffo che arriva all’improvviso, un pianto a dirotto che scuote le coscienze. E poi la poesia “Diritto di gridare”, denuncia in versi di Nadia Anjuman, una donna afgana vittima di violenza. Il pubblico è stato accolto con un video sulla sofferenza femminile in Afghanistan che in chiusura si è trasformato in un messaggio denso di speranza, riprendendo gli spezzoni del film “Nuovo Cinema Paradiso” con le musiche di Ennio Morricone.

(Articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud)