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Expo Dubai, la Germania detta il futuro: greentech, ecosostenibile e condiviso

Expo Dubai, la Germania detta il futuro: greentech, ecosostenibile e condiviso

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di Massimiliano Cavaleri

Al Campus Germany i visitatori diventano “studenti del mondo” pronti ad imparare come unire le menti e affrontare le sfide per migliorare il pianeta

La rivoluzione energetica ed ecosostenibile passa dalla Germania che all’Expo Dubai 2020 sembra dettare legge attraverso l’affascinante Campus Germany che incuriosisce fin dalla prima stanza, fa riflettere sul mondo che ci circonda nel prosieguo, diverte attraverso giochi e interazioni tecnologiche e alla fine esalta con un’originale e strabiliante installazione – show in cui gli stessi utenti diventano protagonisti. Nonostante la poca affluenza di turisti, dettata dal periodo pandemico, soprattutto la mattina, il Campus Germania, diretto da Sebastian Rosito, non conosce stop e vanta quasi sempre una coda di persone pronte a vivere un’esperienza pressoché unica all’esposizione universale, dedicata ai grandi temi del futuro: nuovi disegni e assetti urbanistici ed edilizi che impongono rigore e scrupolo dal punto di vista sostenibile, ecologico, improntati al riciclaggio, al riuso e ad un approccio culturale ed esistenziale di condivisione e interconnessione. Non siamo soli al mondo, abitiamo insieme ad altri, facciamo parte di una comunità e le nostre menti e capacità devono essere assolutamente collegate tra loro per migliorare la collettività, seppur mantenendo ognuno la propria personalità, identità e unicità. Così le innumerevoli palline gialle che attendono il visitatore nel primo grande salone, dopo un’introduzione in una sala cinematografica dove il welcome to Germany viene dato con la lettura di un “libro magico”, rappresentano la sfida che ogni cittadino del mondo deve affrontare per garantire all’umanità un pianeta più vivibile, meno inquinato, con minore rischio di collasso ambientale. Ogni pallina contiene un’idea, dà significato ad un pensiero, raccoglie un’informazione utile che appare sullo schermo interattivo “in automatico” e identifica il nome del visitatore che l’ha presa dalla grande piscina di palline gialle, dove a qualche bimbo piace giocare – quasi inconsapevole di nuotare proprio tra parole chiave e nuove frontiere del suo domani – tutto questo grazie al sistema IAMU, un mini dispositivo all’interno del badge consegnato ad ogni visitatore, che vedrà apparire il suo nominativo ad ogni step del tour. Soluzioni avveniristiche, greentech, energy e biodiversity lab, città del futuro, sistemi di approvvigionamento, architettura innovativa e all’avanguardia, numeri e cifre su tutti i paesi del mondo e sui loro approcci all’eco-sostenibilità e un pizzico di orgoglio e patriottismo, tipico dei tedeschi, che hanno scelto temi specifici in cui oggettivamente la Germania è numero 1. La natura è aggredita continuamente dall’uomo e va tutelata, bisogna integrarsi con essa non combatterla con violenza e prevaricazione: così i plastici, le installazioni, le idee presentate si uniscono idealmente nel comune denominatore del rispetto della nostra Terra. Ogni utente, durante la visita del Campus, diventa uno “studente” del mondo: cresce, studia, si informa, impara, supera alcuni esami e prove, alla fine raggiunge la “Graduation Hall”, un momento grandioso dove l’iniziale buio dell’enorme sala attorniata da schermi led giganti fa presagire una sorpresa tridimensionale unita ad un’esperienza fisica. Tante imponenti altalene quanto il numero di persone che accoglie la sala, distanziate tra loro, dove i visitatori si trasformano da un lato, in bambini pronti ad assorbire i messaggi del Padiglione Germania, dall’altro in cittadini del mondo capaci di unire le loro menti con le altre altalene: così sui mega schermi appaiono i nomi di ognuno e i “Virgilio” del futuro che invitano alla sostenibilità. A questo punto la “cerimonia di laurea”, grazie a maestose e penetranti musiche che accompagnano il volteggiare di ognuno, è conclusa e ciascuno risulta pronto per uscire dal Campus Germany e affrontare il futuro dell’Uomo.