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di Antonino Arcoraci

Oggi 19 maggio 2023, “Giornata mondiale del Medico di famiglia”. Nata nel 2010 per volere di Wonca – organizzazione che, a livello globale, riunisce i medici di medicina generale-medici di famiglia, ne sottolinea la disponibilità, la professionalità e l’importanza del ruolo nella medicina di base.

Una bella ricorrenza che tiene vivo il significato del medico di medicina generale, lo condiziona al rapporto medico paziente, medico persona.

“Always there to care”, tema di quest’anno, lo esalta a livello globale. Lo sottolinea a dimostrazione che il medico, anche se sempre più caricato da una burocrazia sanitaria, non perde il suo ruolo, non deroga ai suoi dovere di fare diagnosi e cura, soprattutto al “prendersi cura del malato”.

Oggi il mondo sanitario, scientifico e sindacale danno risalto alle criticità e alla valorizzazione del ruolo che è sforzo continuo, “là dove c’è bisogno”, “in prima linea”, nella quotidianità, nelle emergenze sanitarie, in tempo di pace o di guerra.

Come scrive Silvestro Scotti segretario nazionale Fimmg: “Troppo spesso negli ultimi anni la medicina generale ha dovuto fare da cuscinetto a carenze strutturali ed errori di programmazione che si protraggono da decenni”. Le sue parole sono un “grazie” ai medici e nello stesso tempo, “stimolo” a continuare ad essere “medico della persona”; in virtù del giuramento prestato, ad essere medico della “famiglia”. A meritarsi la soddisfazione di essere apprezzati. L’ultimo Tableau de Bord dell’Istituto Piepoli, riporta che l’81% dei cittadini pone nei medici di medicina di base, ampia fiducia. “Enorme”.