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Tumori, pazienti soddisfatti del sistema: Lombardia prima, Calabria bocciata, Sicilia si difende

Tumori, pazienti soddisfatti del sistema: Lombardia prima, Calabria bocciata, Sicilia si difende

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Alla Camera dei Deputati il Forum annuale di Salute Donna Onlus insieme con 24 associazioni di categoria: presentati i dati dell’indagine di IPSOS e consegnati i riconoscimenti Cancer Policy Award
Annamaria Mancuso premia Francesca Catalano, in rappresentanza dell’assessore Ruggero Razza

In Italia per il 2019 sono stimati 371mila nuovi casi di cancro, attualmente 3.460.000 persone convivono con un tumore, seconda causa di morte, ma quasi la metà dei cittadini si sente ancora poco informata: al Nord come al Sud solo un italiano su due (55%). Gli italiani però sono soddisfatti dell’assistenza offerta dal Servizio Sanitario (64%), ma con forti differenze regionali: dall’81% dei lombardi al 26% dei calabresi (con picco di giudizi negativi, pari al 36%). Un tumore su tre è scoperto per caso e solo il 6% viene evidenziato da un controllo di screening offerto dall’SSN: 9% al Nord Lombardia, 2% al Sud. Parziale eccezione per la Sicilia su alcuni aspetti come la presenza di team multidisciplinari che prendano in carico il paziente: dal minimo del 35% della Sardegna si passa al per il 59% dei siciliani, fino al massimo del Lazio con il 73% di soddisfazione. Sono alcuni dei dati della ricerca “L’Italia e la lotta ai tumori: il punto di vista di pazienti e cittadini”, realizzata a livello nazionale e in sei regioni dall’Istituto Ipsos, che ha coinvolto sia cittadini sia malati e presentata al Forum Annuale del progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” promosso da Salute Donna onlus insieme con 24 associazioni di categoria.

“Bisogna implementare le reti delle cure palliative, anche pediatriche, per dare dignità ai malati fino alla fine, e le reti oncologiche, oggi presenti solo in 9 regioni per migliorare i percorsi di diagnosi e cura – ha detto il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri – con l’Intesa Stato-Regioni dello scorso aprile sono state attivate le nuove linee guida organizzative per favorire lo sviluppo omogeneo delle reti in tutta Italia. In Europa comunque siamo il Paese con la più alta sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi di tumore”.

Sono stati consegnati i riconoscimenti “Cancer Policy Award” a chi ha saputo migliorare lo “stato di salute” dell’oncologia. Tra questi la Sicilia, che risulta avere un 59% di soddisfazione dei malati grazie soprattuto all’innovativo approccio del PDTA (percorso diagnostico terapuetico assistenziale): il premio è stato assegnato all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e consegnato dalla presidente di Salute Donna Annamaria Mancuso al direttore UOC Multidisciplinare Senologia del Cannizzaro di Catania e coordinatrice Commissione Rete Senologica Oncologica Francesca Catalano, in rappresentanza dell’assessore. “Il premio viene dato ai politici che hanno interpretato e tradotto in Atti a livello nazionale e regionale i punti qualificanti dell’Accordo di Legislatura sottoscritto dalle nostre associazioni di pazienti con le Istituzioni – ha spiegato la Mancuso – il progetto è stato avviato 5 anni fa con l’obiettivo di eliminare disparità nell’assistenza oncologica a livello regionale. I risultati ci ricordano che dobbiamo lavorare ancora molto per migliorare informazione, tempi di attesa, tutela dei diritti dei pazienti oncologici.