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Lega Italiana Lotta ai Tumori: settimana di prevenzione dal 23 al 30 novembre

Lega Italiana Lotta ai Tumori: settimana di prevenzione dal 23 al 30 novembre

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di Giuseppe Ruggeri

Da marzo a settembre – è la recente denuncia al quotidiano “La Verità” del Dott. Francesco Schittulli, presidente nazionale della Lega Italiana Lotta Tumori – ci sono stati 1,6 milioni di “screenings” oncologici in meno rispetto all’anno precedente. Ciò comporterà, secondo il noto oncologo, 380.000 nuovi casi di tumore di cui ben 35.000 al seno che, com’è noto, rappresenta una delle patologie più temibili per il sesso femminile.

“Delittuoso” Schittulli definisce, senza mezzi termini, il comportamento attuale nei confronti di patologie come quelle cardiovascolari e i tumori che sono passate in secondo piano rispetto al Covid-19. Mentre ogni giorno oltre 1000 italiani ricevono una diagnosi oncologica tramite TAC e 500 muoiono per patologie tumorali.

Ben vengano, dunque, le campagne di prevenzione del rischio oncologico come quella che riguarda i tumori della sfera urogenitale maschile e che si svolgerà dal 23 al 30 novembre. Visite urologiche, dosaggio del P.S.A. ed esame urine a disposizione dei cittadini anche a Messina, grazie all’iniziativa

guidata dal Dott. Pietro Spadaro, Presidente sezione provinciale L.I.L.T. Un “percorso azzurro” che servirà alla diagnosi precoce di patologie di rilevante impatto socio-sanitario come i tumori della vescica e della prostata.

“Grazie alla campagna di prevenzione per i tumori mammari, appena conclusa” spiega Spadaro “abbiamo effettuato oltre 300 visite con i relativi esami di supporto (ecografia e mammografia) che ci hanno permesso di individuare 2 tumori millimetrici in fase iniziale e 1 in stato avanzato. Purtroppo all’invito, che era stato diffuso a tutti i sindaci della nostra provincia, a causa della pandemia hanno aderito solo i comuni di Messina, Brolo, Condrò e Barcellona”.

E, a riguardo, Spadaro ci tiene ad aggiungere: “Trovo semplicemente incomprensibile come oggigiorno più di 20 milioni di pazienti cronici in Italia, ai quali si aggiungono 3-4 milioni di oncologici, non vengano più attenzionati e sottoposti a controlli clinico-strumentali a causa dell’imminente implosione del Sistema Sanitario Nazionale secondaria all’attuale pandemia da Covid-19”.