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“MICROBIOTA e CERVELLO” organi pensanti. I Psicobiotici: come nutrire la propria felicità

“MICROBIOTA e CERVELLO” organi pensanti. I Psicobiotici: come nutrire la propria felicità

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a cura di Giovanni Pulitanò

L’intestino umano è costituito da centomila miliardi di batteri con più di 8 milioni di geni (150 volte superiori a quello del nostro genoma)contiene inoltre più di 150 milioni di neuroni.

E’ ormai scientificamente provato che il nostro intestino comunica costantemente col nostro cervello, infatti ancora gli attori di questa interazione non sono solo i neuroni, ma in egual misura, anche i batteri intestinali.

Alcuni di essi, in particolare, hanno effetti benefici sulla salute mentale coadiuvando all’equilibrio psichico e comportamentale dei soggetti realizzando il Microbiota-Gut-Brain axis come postulato nell’ultimo congresso sul tema a Milano.

Già nel IV° secolo a.C. Ippocrate sosteneva che le malattie avessero origine nell’intestino, al giorno d’oggi col progredire delle ricerche scientifiche, si conferma il ruolo chiave di quest’organo e del suo microbiota per la salute psico-fisica umana.

Le vie di comunicazione tra mente ed intestino sono molteplici: nervose, endocrine, immunitarie, metaboliche.

Entrambi i due cervelli parlano la stessa lingua, avendo gli stessi mediatori, potendo comunicare tra di loro in maniera bidirezionale e agiscono sull’umore, la depressione e sulla sofferenza mentale in generale.

Il sistema nervoso enterico si avvale di 30 diversi neurotrasmettitori per comunicare, collegato con il cervello primo, da sempre ritenuto l’organo principe del pensiero, però sempre in autoregolazione.

Il benessere psicofisico dipende anche dalle incredibili varietà di microbi che compongono la flora intestinale batterica: il microbiota.

Alcune tipologie batteriche, come i Bifidotteri, prendono a livello intestinale il Triptofano per la formazione della serotonina neuro-trasmettitore del buon umore ed anche il GABA (acido gamma amino butirrico)che èpresente nell’intestino ed agisce sull’ansia; invece nell’intestino dei pazienti depressi è presente una minore densità di batteri interessati alla formazione della serotonina, di conseguenza si ipotizza che questo squilibrio(disbiosi) possa avere un ruolo nella genesi di questo grave disturbo.

La nostra salute fisica e mentale può essere fortemente influenzata dai batteri che formano l’ecosistema microbico del nostro intestino per cui una turbe dell’equilibrio del microbiota è pericolosa per la salute perché favorisce il diabete di tipo II, obesità, sindrome metabolica e malattie mentali influenzano persino la memoria.

I batteri intestinali, sono in grado di stimolare discretamente i neuroni afferenti del sistema nervoso enterico ed inviare così segnali al cervello attraverso il nervo vago.

Appare chiara la connessione esistente tra il benessere mentale e la flora intestinale e come agendo su di essa attraverso la dieta sia possibile migliorare l’umore, gestire lo stress e persino coadiuvare efficacemente il trattamento dell’ansia e dei disturbi depressivi.

E’ doveroso ipotizzare che il modo denigrativo di dire “ ragionare con la pancia” potrebbe assumere tutt’altro significato.