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Carlino Mezzolitro e il sole più freddo

Carlino Mezzolitro e il sole più freddo

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Disegno di Giovanna Certo

Carlino Mezzolitro amava la primavera. I fiori del giardinetto in subbuglio,
il tepore del sole d’aprile, il profumo della zagara che entrava nella casa.
Mentre era alla pulizia dei gerani, vide la luce del sole rilflessa sul verde delle
piante ridursi di forza; il maestralino al raffreddare dell’aria si prese d’autorità;
il nostro eroe iniziò a starnutire, un, due, tre volte, senza pausa.
Decise quindi di dimettersi da giardiniere rientrò nell’appartamento, e, e, e, la
solita, scocciante, antipatica, indesiderata chiamata:
Carlino, Carlino, emergenza, emergenza mondiale! Siamo tutti in pericolo!
Io, tu, tutti gli uomini!
Carlino si recò in Via dei Sogni al Numero che ne so.
-Ma che succede?
-C’è più freddo, l’aria è diventata più fredda, gli scienziati non capiscono
perchè: appena qualche decimo di grado al giorno, ma lentamente scende
la temperatura. La Nasa ha controllato il Sole, ma nulla, è a posto.
Nulla spiega quello che sta succedendo…Secondo le previsioni entro
pochi mesi si arriverà ai zero gradi in tutto il pianeta, tutto finirà, anche e soprattutto l’uomo…
-Ma comprare otto-nove miliardi di golfini di lana no, eh?
La battutta non fece ridere l’anziano che anzi fece una ruga d’espressione rendendolo
ancora più brutto. Capì che si trattava di nuova, eroica avventura.
Chiamò con un fischio la Fata Turchina che in un nanosecondo gli si palesò.
-Turchi, mi sa che sta volta è dura, e anche fredda! Andiamo con le tue ali
a perlustrare l’aria del pianeta…
E così fecero, volarono intorno alla Terra in lungo e in largo per ore, giorni,
come se fossero su un aereo senza fine e senza freno.
Panorami incantati e tramonti e aurore da sogno, ma anche le nuvole e
i temporali, e i venti e loro bufere imperiose…Che meraviglia! Ma sembrava
tutto a posto…Scoraggiati, stavano per tornare dal vecchiaccio quando
il nostro eroe notò nell’aria una pellicola nerastra che sembrava come
i rotoloni della carta igienica pubblicitaria.

La Fata, senza dubbio. E’un incantesimo, fatto da uno spirito maligno e potente,
scappiamo, prima che…
Non ebbe il tempo di finire di parlare che il nastro avvolse il collo di Carlino
Mezzolitro che gridando non riusciva a respirare.
Buon per lui che Turchi aveva la bacchetta:
Taglia le corde di questo malefico cordone e salva il nostro eroe.
Qualche secondo ancora e vi avrei raccontato della morte di Carlino
Mezzolitro!
Scapparono alla chetichella.
Storica la battutta. Meglio morire di freddo che impiccato!
Esausti, andarono da Leonardo Albert della Mirandolis in Via
Dell’Inventore pazzo al Numero che mi importa.
Là,più scomposto e e spettinato stava realizzando la più
Inutile delle sue invenzioni: l’apribottigliegiaperte!
Lo comunicò con malcelato orgoglio…
-Cari, ma voi siete qui per…ho capito, penso di avere qualcosa in cantina.
Dopo mezzora, impolverato all’inverosimile: Ecco qui, dovrebbe andare bene…
L’individuamaleficanti, me lo aveva ordinato il Principe Azzurro, ma non venne mai
a ritirarlo: si sposò in segreto con la strega…Che strano quel ragazzo!
Comunque, bando alle ciance, dovrete digitate il vostro problema e vi comparirà
Il colpevole e dove si trova. Si attennero alle istruzioni e…
Sul display non compariva nessun nome, ma solo la sede, pensate: il centro della Terra.
Ma come si fa a andare al centro del Pianate e soprattutto perché credere al verdetto dell’aggeggio partorito da quella mente malata?
La Fata Turchina: Allora, insomma io che ci sto a fare?
Lesse d’un fiato una Treccani della magia e finalmente:
Abacadabra, Hocus Pocus, Sim Sala Bim, Bibbid Bobbidi Bu…e chi più ne ha più ne metta!
Roteò la bacchetta magica con vigore e…I due iniziarono a bucare il suolo, come un trapano, come una trivella. Veloce, sempre più veloce come in vortica senza fine e in pochi secondi si trovarono davanti il colpevole.
Era il famoso Glacius; un blocco similumano con tanto di gambe, braccia, naso aquilino e…due, due occhi di brace, pieni di odio e rancore.

Urlò con voce tenebrosa: Come osate avvicinarvi a me, nel mio regno!
Rassegnatevi la vostra ora è arrivata!
Carlino con le gambe molli e la paura a mille bevve d’un fiato il canonico mezzolitro.
Glacius incurante dello sguardo dell’eroe continuò.
-Il mio maleficio ucciderà tutti gli uomini. Ogni cattiva azione, ogni cattivo pensiero di ogni
uomo libera una microparticella che sale nell’aria e alimenta il cordone del male
e oscura la luce del sole, e siccome site malvagi morirete tutti, tutti!
Tutti!
Il fuoco degli occhi di Glacius puntarono Carlino che con rassegnazione recitò le ultime preghiere.
Ma la Fata Turchina ebbe un’intuizione….
-Lame di fuoco, alzate le testa! Contro il ghiaccio fate tempesta!!!
Il fuoco si girò e con forza con violenza si portò sul corpo di Glacius:
pochi minuti e un gran vapore. Di quel mostro non rimaneva che acqua….
Felici e trepidanti dal centro del pianeta salirono in superficie: l’aria
è più calda, anzi caldissima…I nostri eroi si presero una granita di limome a Piazza Cairoli. Poi dal vecchiaccio.
-Cari, cari, cari tutto a posto, avete salvato il mondo! Bravi…ma Carlino, Carlino,
che fai non mi senti, perché guardi in alto?
Guardo il Cielo, che bello guardarlo, che bello non sporcarlo coi nostri veleni, coi nostri imbrogli, colle nostre bugie!
Ora che la guarda bene, la trovo carino, non ho neanche voglia di…
-Di cosa, Carlino, di cosa, caro…
Carlino non rispose, pensò che stava diventando troppo buono.
Non se ne rallegrò.