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Resoconto Convegno Rotary International “Impara ad amarti” tenutosi a Capo d’Orlando (ME) il 24 febbraio 2024

Resoconto Convegno Rotary International “Impara ad amarti” tenutosi a Capo d’Orlando (ME) il 24 febbraio 2024

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di Aldo Merlino

Il Rotary international annovera tra i punti cardini della propria mission la disponibilità a porre a disposizione della comunità di appartenenza le professionalità e le competenze dei propri soci per offrire servizi ai meno fortunati del territorio di appartenenza e non solo.

Le professionalità pertanto hanno funzione di servizio e, nello stesso tempo, hanno il compito di trasmettere conoscenze al fine di effettuare correzione o prevenzione per comportamenti o patologie a rischio. Queste le motivazioni che hanno indotto la presidente del Club di Capo d’Orlando Maria Rosa Vitanza, attraverso le professionalità dei soci medici specialisti, a porre in essere il convegno “Impara ad Amarti”.

Il convegno si è articolato su tre direttive tecniche che hanno affrontato la tematica in oggetto da tre punti di osservazione sostanziali.

Il primo relatore dott. Aldo Merlino, specialista in cardiologia, ha posto l’accento sui fattori di rischio cardiovascolari della società contemporanea, in un contesto ambientale particolarmente fragile per il riscaldamento globale e l’alto tasso di inquinamento atmosferico. Il relatore ha evidenziato, con dovizia di particolari, gli stili di vita che influenzano la salute del sistema cardiocircolatorio e le fragilità dei vari organi dell’intero sistema che si caratterizzano per le diverse incidenze esterne sul sistema stesso.

Il Pediatra dott. Tito Barbagiovanni ha affrontato il tema dal punto di vista dell’età evolutiva. Ha evidenziato come le malattie infettive associate alla denutrizione abbiano falcidiato nei secoli in particolare i bambini. Si è risolto questo con la chimica sia attraverso l’igiene della casa con l’utilizzo di contenitori in plastica lavabili, saponi, disinfettanti ecc.., che della persona, riducendo di fatto il rischio di nuove infezioni. Con l’uso dei prodotti chimici per l’agricoltura si è riusciti a produrre grano (glifosato)anche in Canada, scongiurando di fatto i problemi di approvvigionamento alimentare. Tutta questa chimica però e il suo uso indiscriminato sta decimando l’umanità con i tumori e le patologie da interferenti endocrini, (quali i ftalati) contenuti in alcune plastiche che danneggiano l’ecosistema di cui facciamo parte. L’uomo deve affrontare questi aspetti e quelli legati al clima con intelligenza e tutti bisogna che contribuiamo a ridurre l’uso e la dispersione nell’ambiente di questi prodotti. “Non fare niente che se fatto da tanti può risultare dannoso”.

La sintesi dal punto di vista psichico e non solo è stata elaborata dal neuropsichiatra Dott. Antonio Milici, il quale ha riferito del nuovo approccio con lo studio dell’Esposoma che incide sulla nostra salute con i meccanismi epigenetici.

Ha spiegato quindi, come l’uomo moderno sia immerso in un ambiente poliedrico: Esterno particolare (Urbanizzazione, capitale sociale, economico, culturale, educazione dello stress psicologico, del clima e del paesaggio); Esterno Specifico (dieta, fumo, alcool, attività fisica, sostanze chimiche) e Ambiente interno che include processi ormonali, infiammatori e molecolari, misurati nel loro insieme tramite metodiche omiche.

Lo stress modula i suoi effetti negativi su molti organi, attraverso meccanismi infiammatori e neuromodulatori in cui un ruolo importante rivestono il CRF, le Urocortine e il nervo vago. Tutto ciò chiarisce perché oltre ai sintomi psichici dello stress si possono avere disturbi a carico di vari organi.

Il convegno ha avuto un grande riscontro, ha suscitato molto interesse nel cospicuo uditorio che ha vivacizzato l’evento con numerose domande, per questo i professionisti stanno già predisponendo “Impara ad Amarti” 2.0 che si svolgerà nella prima decina del mese di Maggio.

Il Rotary international annovera tra i punti cardini della propria mission la disponibilità a porre a disposizione della comunità di appartenenza le professionalità e le competenze dei propri soci per offrire servizi ai meno fortunati del territorio di appartenenza e non solo.

Le professionalità pertanto hanno funzione di servizio e, nello stesso tempo, hanno il compito di trasmettere conoscenze al fine di effettuare correzione o prevenzione per comportamenti o patologie a rischio. Queste le motivazioni che hanno indotto la presidente del Club di Capo d’Orlando Maria Rosa Vitanza, attraverso le professionalità dei soci medici specialisti, a porre in essere il convegno “Impara ad Amarti”.

Il convegno si è articolato su tre direttive tecniche che hanno affrontato la tematica in oggetto da tre punti di osservazione sostanziali.

Il primo relatore dott. Aldo Merlino, specialista in cardiologia, ha posto l’accento sui fattori di rischio cardiovascolari della società contemporanea, in un contesto ambientale particolarmente fragile per il riscaldamento globale e l’alto tasso di inquinamento atmosferico. Il relatore ha evidenziato, con dovizia di particolari, gli stili di vita che influenzano la salute del sistema cardiocircolatorio e le fragilità dei vari organi dell’intero sistema che si caratterizzano per le diverse incidenze esterne sul sistema stesso.

Il Pediatra dott. Tito Barbagiovanni ha affrontato il tema dal punto di vista dell’età evolutiva. Ha evidenziato come le malattie infettive associate alla denutrizione abbiano falcidiato nei secoli in particolare i bambini. Si è risolto questo con la chimica sia attraverso l’igiene della casa con l’utilizzo di contenitori in plastica lavabili, saponi, disinfettanti ecc.., che della persona, riducendo di fatto il rischio di nuove infezioni. Con l’uso dei prodotti chimici per l’agricoltura si è riusciti a produrre grano (glifosato)anche in Canada, scongiurando di fatto i problemi di approvvigionamento alimentare. Tutta questa chimica però e il suo uso indiscriminato sta decimando l’umanità con i tumori e le patologie da interferenti endocrini, (quali i ftalati) contenuti in alcune plastiche che danneggiano l’ecosistema di cui facciamo parte. L’uomo deve affrontare questi aspetti e quelli legati al clima con intelligenza e tutti bisogna che contribuiamo a ridurre l’uso e la dispersione nell’ambiente di questi prodotti. “Non fare niente che se fatto da tanti può risultare dannoso”.

La sintesi dal punto di vista psichico e non solo è stata elaborata dal neuropsichiatra Dott. Antonio Milici, il quale ha riferito del nuovo approccio con lo studio dell’Esposoma che incide sulla nostra salute con i meccanismi epigenetici.

Ha spiegato quindi, come l’uomo moderno sia immerso in un ambiente poliedrico: Esterno particolare (Urbanizzazione, capitale sociale, economico, culturale, educazione dello stress psicologico, del clima e del paesaggio); Esterno Specifico (dieta, fumo, alcool, attività fisica, sostanze chimiche) e Ambiente interno che include processi ormonali, infiammatori e molecolari, misurati nel loro insieme tramite metodiche omiche.

Lo stress modula i suoi effetti negativi su molti organi, attraverso meccanismi infiammatori e neuromodulatori in cui un ruolo importante rivestono il CRF, le Urocortine e il nervo vago. Tutto ciò chiarisce perché oltre ai sintomi psichici dello stress si possono avere disturbi a carico di vari organi.

Il convegno ha avuto un grande riscontro, ha suscitato molto interesse nel cospicuo uditorio che ha vivacizzato l’evento con numerose domande, per questo i professionisti stanno già predisponendo “Impara ad Amarti” 2.0 che si svolgerà nella prima decina del mese di Maggio.