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“Eitan, il bambino conteso”: l’ultimo contributo di Pasquale Russo per Messina Medica

“Eitan, il bambino conteso”: l’ultimo contributo di Pasquale Russo per Messina Medica

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Pubblichiamo l’ultimo articolo che il neuropsichiatra Pasquale Russo, venuto a mancare nei giorni scorsi, aveva inviato al nostro giornale

Eitan, il piccolo rimasto orfano dopo la tragedia del Mottarone, in cui perirono i genitori è divenuto oggetto di aspra contesa tra i nonni paterni ed i parenti materni. Entrambi si richiamano alla convenzione dell’Aja, siglata nel 1993 e ratificata dall’Italia nel 1998, redatta per arginare il triste fenomeno della tratta di minori. La vicenda ha innescato una vera e propria guerra giudiziaria. Il nonno ha rapito Eitan portandolo in Israele e per questo è stato denunciato ed
inquisito, l’ultimo atto giudiziario ha affidato Eitan alla zia materna. Eitan è salito alla ribalta della
cronaca e ne avrebbe fatto volentieri a meno ma non è il solo a dover subire, oltre ai lutti, esperienze giudiziarie tremende che rischiano di far diventare i bambini pacchi postali. Quando si tratta di minori tutti coloro che sono chiamati professionalmente a divenire attori del procedimento giudiziario, devono agire “nell’interesse precipuo del minore”. Una cosa è certa.
L’interesse del minore è restare nella famiglia d’origine, accanto alle persone care che, tuttavia, non potranno mai compensare il lutto subito. Scattano battaglie sanguinose, accertamenti sull’idoneità dei candidati ad adottare il bambino. E non si tratta solo di vicende tremende come quelle del Mattarone ma di situazioni più semplici, in cui tuttavia entrambi i genitori non sono ritenuti idonei. Eitan è solo un bambino. Nella tarda serata di Venerdì è rientrato a Bergamo con
un volo Tel Aviv-Bergamo. Il bimbo di soli sei anni, ha già perduto i genitori ed il fratellino.
Qualcuno ha chiesto al bambino, profondamente turbato, come si sentisse? Bene, tutto sembra essere andato a posto, almeno per ora. Io non ho letto nulla e nulla mi sarei aspettato dal bambino in così tenera età ma certamente già profondamente macerato dalla violenza della carne, dei soldi, del potere. Aspettiamo e vedremo.