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EXPO Dubai: il padiglione Italia “parla” messinese. Intervista alla giovane guida Carlo D’Amore

EXPO Dubai: il padiglione Italia “parla” messinese. Intervista alla giovane guida Carlo D’Amore

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di Massimiliano Cavaleri

DUBAI – All’Expo Dubai 2020 il padiglione Italia “parla” messinese: tra i volontari che fanno da guida il giovane volontario messinese Carlo D’Amore che abbiamo incontrato per un’intervista. Carlo ha 25 anni, già dottore in Scienze politiche e relazioni internazionali (laurea triennale) all’Università di Messina, sta proseguendo gli studi per la magistrale e sogna la carriera diplomatica, con l’ambizione di diventare un giorno ambasciatore o diplomatico all’interno di istituzioni internazionali. Prima di partire per Dubai, dove l’EXPO 2020 (rinviato a causa della pandemia) è iniziato lo scorso primo ottobre e durerà fino al prossimo 31 marzo, Carlo ha svolto un periodo di studi di dieci mesi all’estero nella Ceska Zemedelska Unierzita V in Repubblica Ceca, grazia all’assegnazione del prestigioso bando MAECI-CRUI che gli ha permesso ricoprire il ruolo di tirocinante alla Rappresentanza permanente italiana presso le Nazioni Unite in Ginevra. Appena terminata questa straordinaria esperienza, le valigie erano già pronte per gli Emirati Arabi Uniti, dove i sei mesi di “guida” del padiglione Italia sono stati divisi con una collega “in turno” nei primi tre mesi e Carlo nel secondo trimestre iniziato il primo gennaio.

Carlo, descrivici in poche parole il padiglione Italia… come lo spiegheresti ad un visitatore?
Il padiglione Italia è magnifico! Ti rapisce con la sua sinuosità e maestosità nella sua interezza nascondendo segreti e innovazioni made in Italy che raccontano l’eccellenza italiana al mondo. L’intero spazio è incentrato sull’idea di sostenibilità e bellezza, non intesa come bellezza esterna ma bellezza che connette, unisce le persone. Corde nautiche e scafi di imbarcazioni compongono la struttura esterna decorata da vernici di provenienza eco sostenibile. All’interno, ogni minimo dettaglio è pensato per impressionare: la biocoltura di spirulina fa respirare il padiglione, il belvedere – con le immagini del regista premio Oscar Gabriele Salvatores – racconta la meraviglia e l’incanto dei paesaggi di alcune regioni del Belpaese e dei prodotti del saper fare italiano. Infine, il teatro della memoria, teca dal mosaico d’oro della strabiliante replica del David di Michelangelo, realizzata con tecnica particolarmente innovativa.

Raccontaci il “tuo” Expo…
Prima di partire non sapevo bene cosa aspettarmi: il susseguirsi di eventi aveva portato a non pormi aspettative ma a vivere l’esperienza passo dopo passo. E così sono arrivato a Dubai: non appena arrivato in piazza Italia, ho visto il nostro maestoso padiglione, a dire il vero… lo immaginavo più piccolo. Dentro invece ha rispecchiato la bellezza di quel che avevo studiato, lasciandomi in un attimo senza parole. Tuttora, ogni giorno, entrando in padiglione rimango estasiato dalla sua magnificenza e unicità. La nostra bellezza, la nostra eccellenza va raccontata al mondo intero.

Cosa ti ha colpito di più in questa esperienza finora?
La cosa che mi ha colpito di più sono le persone che ruotano attorno all’evento. Non mi ero mai fermato ad immaginare quante sfaccettature ci potessero essere nell’organizzazione di un tale evento in un’esposizione universale. Le persone, attorno al nostro padiglione, dai supervisor, ai responsabili, al commissariato rendono ogni giorno l’intera esperienza non solo gradevole, ma anche immersiva e formativa ai massimi livelli, dando la possibilità non solo di praticare diverse lingue ma anche di intrattenere dialoghi e contatti con figure di particolare spicco nazionale e internazionale.

La città dello Stretto ad Expo Dubai: ma non sei l’unica “presenza” messinese…?
Ebbene si. Al bando pubblicato dalla CRUI sono state selezionate diversi studenti provenienti dalla Sicilia, tre dei quali della provincia di Messina: Federica Calafati, che ha preso parte ad Italy Expo 2020 nel periodo settembre-dicembre e Fabiana Chillemi che insieme a me si tratterà nel paese emiratino fino alla fine dell’esposizione. Inoltre, a contornare la presenza messinese, proprio nella scorsa settimana, durante l’esposizione dei capi di Bulgari erano presenti anche due stilisti messinesi che ormai sono firme internazionali di altissimo livello: Fausto Puglisi e Marco De Vincenzo.

Nei giorni scorsi si sono svolti alcuni eventi dedicati alla Sicilia…
Ho personalmente accompagnato la delegazione della Regione Siciliana nel padiglione Italia sventolando orgogliosamente dalla bandiera siciliana che per caso mi ero portato negli Emirati. Erano presenti il vicepresidente della Regione Gaetano Armao, l’assessore regionale al turismo Manlio Messina e alcuni dirigenti. All’interno dello spazio dedicato alle regioni e alle istituzioni (Short Stories) la Sicilia si è raccontata attraverso i teatri siciliani con rappresentazioni di maschere, costumi antichi e pupi… siciliani ovviamente!

Qual è il tuo sogno?
Sogno la carriera diplomatica ma in generale sogno vivere un continuo viaggio nella scoperta della diversità in persone, culture e modi di fare, credendo fortemente che essa non sia un elemento di divisione ma bensì di coesione e arricchimento personale e generale.