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Figli del vento

Figli del vento

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“Figli del vento” nasce dalla condizione di ‘lockdown’ seguita alla pandemia che ha drammaticamente e bruscamente sospeso la nostra vita sociale congelando speranza e aspettative future. Stato di necessità, certo, che però ha finito per esser strumentalizzato dai poteri che contano (istituzioni, lobby e quant’altro) al fine rafforzare il loro dominio, non solo economico, sulle comunità. Le immagini che scorrono in questo video sono molto forti, e descrivono la violenza usata dal potere sulla gente. Una violenza che ha sovvertito codici morali e fratellanze pur di conseguire il proprio obiettivo. La generazione dei più giovani, in particolare, è stata privata del diritto di sognare, a questi giovani è stato rubato l’avvenire, la possibilità cioè di realizzarsi nel mondo. Cinici conti fatti sul pallottoliere hanno pianificato uno sterminio sistematico che ha “ucciso il cuore della gente”, i cui aguzzini sciorinano “ventagli di morte” e bruciano “palme nel deserto”, ovvero distruggono il tessuto stesso del vivere civile, riducendo al silenzio qualunque tentativo di protesta.

Ma c’è qualcosa che questi padroni del nulla, i quali, in realtà, “hanno e non hanno”, non sono riusciti, né mai riusciranno, a spegnere. E cioè il vento, simbolo del cambiamento perché tutto avviene in modo ciclico e nessuna condizione è destinata a durare. Un vento che un giorno, come tutti e tutto, “li spegnerà”.

Link: https://youtu.be/5B3VfzWV6uk