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Il 6G: la frontiera delle comunicazioni interspaziali

Il 6G: la frontiera delle comunicazioni interspaziali

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La tecnologia 6G si è dimostrata efficiente nella comunicazione iperspaziale che integra reti terrestri e satellitari. Questa innovazione, considerata infrastruttura chiave per l’era del 6G, apre la strada alla leadership coreana nella standardizzazione internazionale.


L’Electronics and Telecommunications Research Institute (ETRI) ha realizzato un banco di prova con stazioni base terrestri e satellitari, terminali integrati e core 6G, consentendo alla mobilità aerea urbana (UAM) di collegarsi in tempo reale alle reti durante i voli interurbani.
Elemento distintivo è la “tecnologia dual steering”, che seleziona automaticamente il segnale migliore — terrestre o satellitare — per garantire stabilità e continuità della comunicazione.
Per rendere la dimostrazione più chiara, i ricercatori hanno utilizzato animazioni in grafica 3D integrate con apparecchiature reali, mostrando visivamente le variazioni dei collegamenti wireless tra UAM e rete satellitare. Un emulatore di canale Keysight ha permesso di simulare fedelmente un ambiente wireless realistico.
È stato inoltre sviluppato un visore HMD (Head-Mounted Display) che consente agli utenti di vivere un’esperienza immersiva dei servizi 6G iperspaziali con la prospettiva di un drone, tecnologia che promette grande interesse commerciale.
Parallelamente, ETRI guida le attività di ricerca e standardizzazione internazionale, partecipando al 3GPP e all’Open RAN Alliance. Finora ha prodotto 14 articoli SCI, richiesto 48 brevetti in Corea e all’estero e contribuito a 43 standard internazionali.
Yong Soon Back, vicepresidente senior di ETRI, ha dichiarato: «Con il 6G realizzeremo una vera “comunicazione iperspaziale”, abbattendo i confini tra terra e cielo per una connettività sempre disponibile. Questa dimostrazione consolida la nostra leadership tecnologica».
Moon-Sik Lee, vicepresidente assistente e responsabile della divisione di ricerca sulle comunicazioni satellitari, ha aggiunto: «Se fino al 5G le reti terrestri e satellitari erano separate, il 6G le integrerà completamente. Per farlo, è essenziale una stretta collaborazione tra settore pubblico, difesa, industria, accademia e ricerca».
In prospettiva, questa tecnologia sarà applicata in primo luogo ai servizi di mobilità di nuova generazione, come l’UAM, diventando infrastruttura fondamentale per un’integrazione fluida dei sistemi terrestri e satellitari.

https://www.etri.re.kr/eng/bbs/view.etri?b_board_id=ENG02&b_idx=19582