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Il grafene al centro di una rivoluzione tecnologica spaziale

Il grafene al centro di una rivoluzione tecnologica spaziale

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Il progetto dell’incremento dei viaggi spaziali necessita la costruzione di navi pressurizzate che consentano la creazione di una stazione spaziale modulare orbitante vicino alla terra realizzate in fibra di carbonio potenziata con grafene. Questo materiale, infatti è in grado di alleggerire l’habitat, garantisce un notevole isolamento termico.
Le stazioni orbitanti così costruite rappresenteranno le basi di appoggio per i viaggi sulla Luna o su Marte e il trasporto dei materiali per la loro costruzione che possono costare fino a 1 milione di dollari “per mattone”. L’obiettivo è quello della costruzione di un “ascensore spaziale in grafene” che, grazie alla sua resistenza consente la realizzazione, con questo materiale, di un cavo che garantirebbe il trasporto di carichi utili e persone nello spazio risparmiando enormemente rispetto al trasporto mediato dai razzi. Questo tipo di tecnologia consentirebbe, quindi, di poter costruire veicoli e stazioni spaziali direttamente in orbita utilizzando i materiali trasportati in orbita non più con i vettori spaziali ma attraverso l’avveniristico ascensore spaziale.
Ben si comprende l’importanza di tutto questo se si considerano i costi di lancio che sono arrivati a costare 18.500USD per chilogrammo trasportato. L’uso di razzi utilizzabili come il Falcon 9 e il Falcon Heavy di Space X il prezzo è sceso tra i 1.410USD e i 2.719USD per Kg trasportato. Secondo proiezioni dell’Università del colorado, Yirk Space System LLC) il costo del trasporto del materiale scenderebbe a 250USD per chilogrammo trasportato.
Un altro vantaggio dell’ascensore spaziale in grafene è rappresentato dal minore impatto sull’ambiente. Infatti un singolo lancio di un vettore può  rilasciare fino a 300 tonnellate di anidride carbonica nei vari strati dell’atmosfera.  Lo sviluppo di Internet a banda larga e la commercializzazione, sempre in costante aumento, dell’orbita terrestre bassa (LEO) per l’utilizzo satellitare delle telecomunicazioni, ha rappresentato la principale causa di cambiamento climantico dovuto alle tecnologie spaziali.