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Intervista a Giovanni Alongi, cardiologo siciliano vincitore del premio “Best Ultrasound Assessor”

Intervista a Giovanni Alongi, cardiologo siciliano vincitore del premio “Best Ultrasound Assessor”

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Di Giuseppe Zagami

 

E’ siciliano il medico che si è aggiudicato il premio “Best Ultrasound Assessor” in occasione del congresso internazionale di flebologia, tenutosi a Cortina d’Ampezzo a gennaio scorso. Giovanni Alongi, agrigentino d’origine e messinese d’adozione, è cardiologo all’ospedale Piemonte-IRCCS di Messina ed è specializzato nel trattamento delle patologie venose con tecniche innovative. Messina Medica 2.0 lo ha incontrato per una breve intervista.

In cosa consiste esattamente il riconoscimento che hai ricevuto?

Consiste nella corretta valutazione Ecocolordoppler del flusso venoso nella vena safena e nella vena femorale, tra circa 300 specialisti da tutto il mondo. Ho avuto il piacere e l’onore che la “migliore valutazione” fosse proprio la mia.

Da dove nasce la passione per le patologie venose e come sei arrivato a questi livelli?

La scuola di specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare presenta al suo interno, oltre la cardiologia, anche la vecchia scuola di angiologia che è stata da sempre la mia grande passione. Come cardiologo mi sono dedicato molto all’Ecocardiografia ma è stato durante le mie esperienze lavorative all’estero (Brasile e USA) che ho perfezionato la parte angiologica e flebologica, settore in cui oggi sono presenti diverse innovazioni mediche. Bisogna tenere presente che la malattia venosa cronica rappresenta la terza patologia cronica più frequente nell’età adulta (colpisce il 50-70% delle donne, 30% degli uomini) potendo portare nei casi avanzati anche a trombosi venosa, ulcere da stasi e embolia polmonare.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?

Continuare ad apportare novità mediche nel nostro territorio come le tecniche che attualmente eseguo: il “ClaCs”, la “Mousse Emodinamica” e la “Glue” per il trattamento non invasivo delle patologie venose (Safene dilatate e insufficienti, Vene varicose) con cui è possibile oggi evitare la chirurgia in assenza di complicanze e anestesia con risultati clinici superiori. Sono inoltre presidente dal 2014 di una Onlus di prevenzione Cardiovascolare (Onlus Prevencardio) con cui annualmente eseguiamo degli screening sul territorio al fine di evitare la morte cardiaca improvvisa sia nei giovani che negli adulti. Nel 2018 l’attenzione è stata rivolta alle scuole medie: quest’anno ci occuperemo degli adulti in particolare dello screening dell’aneurisma dell’aorta addominale.