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Tumore ovarico, ad Enna il focus su nuove frontiere e risultati del PDTA

Tumore ovarico, ad Enna il focus su nuove frontiere e risultati del PDTA

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di Massimiliano Cavaleri 

Le nuove frontiere nel trattamento e nella cura del tumore ovarico con un focus sul test di profilazione genomica in grado di rivoluzionare oggi la storia di questo tipo di carcinoma, che colpisce ogni anno 5300 donne in Italia, e i risultati del PDTA (percorso diagnostico terapeutico assistenziale), introdotto un anno fa in Sicilia, saranno al centro dell’approfondimento in occasione del congresso “Il carcinoma dell’ovaio… correlazione tra classificazione morfologica, definizione biomolecolare e terapie innovative in un moderno PDTA”, che si svolgerà lunedì 16 ottobre alle ore 10.30 all’Hotel Federico II di Enna. L’evento, accreditato ai fini ECM, è promosso dalla neonata FSO Fondazione Siciliana per l’Oncologia e dalla Re.O.S. con responsabili scientifici Vincenzo Adamo, professore di Oncologia Medica e coordinatore della ReOS (Rete Oncologica Siciliana) e Paolo Scollo, direttore di Ginecologia e Ostetricia dell’AO Cannizzaro di Catania e responsabile PDTA carcinoma ovarico della ReOS. È sempre più evidente oggi che per raggiungere quei risultati potenzialmente ottenibili in ambito oncologico e fondamentale la condivisione dei PDTA, cardine essenziale di una rete oncologica attiva, per una buona governance ed una buona pratica clinica. L’applicazione corretta di un PDTA può avvenire soltanto attraverso l’attività dei gruppi oncologici multidisciplinari (GOM), obbligatori oggi in tutte le aree oncologiche strutturate e finalizzate ad una corretta gestione del malato oncologico. L’obiettivo dell’iniziativa sul carcinoma ovarico è trattare la correlazione tra classificazione morfologica, definizione biomolecolare e terapie innovative in un moderno percorso nell’ambito di un GOM tipico della pratica clinica per l’articolazione di un algoritmo decisionale nelle varie fasi della malattia ovarica maligna. Numerosi e illustri esperti regionali e nazionali si confronteranno sulle buone pratiche cliniche e i modelli organizzativi più idonei ad ogni fase della malattia, dalla diagnosi al follow-up, nell’ottica di favorire una corretta condivisione tra servizi unita operative ospedaliere e territoriali coinvolte nella gestione della patologia ovarica. L’evento si articolerà con il coinvolgimento nella faculty di tutte le figure che rappresentano la multidisciplinarietà nella gestione del carcinoma ovarico ed inizierà con una tre interventi frontali dedicati alla classificazione anatomopatologica, alla definizione biomolecolare ed alle innovatività terapeutiche, e la successiva presentazione di 4 casi clinici dedicati a 4 tipologie di pazienti con carcinoma ovarico: HRD-BRCA 12 positivo, HRD-BRCA1/2 negativo, con comorbidità ed anziana. La parte innovativa sarà la presentazione di casi clinici affidata alle figure più rappresentative del GOM:oncologo, chirurgo ginecologo, patologo, radioterapista e genetista che articoleranno la presentazione del caso clinico con le stesse modalità con cui regolarmente viene effettuato un GOM in real world. Nel corso della rappresentazione dei vari algoritmi decisionali dei casi clinici saranno molto rilevanti e centrali gli interventi sulle innovazioni diagnostiche e terapeutiche di più recente acquisizione. L’evento si concluderà con una tavola rotonda gestita dalle rappresentanti delle associazioni delle pazienti finalizzati ad evidenziare le reali problematiche e le reali necessità per una corretta e moderna applicazione del PDTA.