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Caro medico, ti scrivo…  gli auguri del presidente Giacomo Caudo

Caro medico, ti scrivo… gli auguri del presidente Giacomo Caudo

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di Giacomo Caudo

 

Caro medico, ti scrivo…

delle tante questioni che oggi riguardano la nostra categoria e per le quali urge trovare soluzioni, partendo da quello che è stato già fatto o intrapreso nel 2018, che tra pochi giorni finisce e apre le porte ad un nuovo e importante anno. Nel 2019 infatti si svolgeranno gli “Stati Generali della Medicina” promossi dalla FNOMCeO per analizzare il momento di grande disagio che viviamo, culminante nelle sempre più frequenti aggressioni verbali o fisiche nei confronti degli operatori sanitari in generale, e dei medici in particolare, in grado di far venire meno quella referenzialità e stima cui eravamo abituati. Lavorare in luoghi come pronto soccorso, guardie mediche e reparti di psichiatria comporta un rischio e toglie la serenità con la quale chiunque dovrebbe svolgere il proprio mestiere.

II presidente Caudo durante l’Assemblea

L’inasprimento delle pene non è sufficiente: servono iniziative più incisive come quella in sede nazionale dell’equiparazione del medico al pubblico ufficiale per ottenere la procedibilità d’ufficio (vedi mozione FNOMCeO: SCARICA IL DOCUMENTO). Bisogna intervenire anche localmente: abbiamo incontrato questore e prefetto per porre in essere azioni concrete, ad esempio il passaggio delle volanti della Forze delle Ordine vicino ai punti di continuità assistenziale. Altro argomento di rilevanza primaria è la formazione: ogni anno in Italia abbiamo 9000 colleghi formati a fronte di circa 7200 specialisti (compresi quelli in medicina generale), quindi perdiamo circa 1000 professionisti costretti a lavorare all’estero. A breve andranno in pensione le generazioni laureate quando ancora non esisteva il numero programmato: paradossalmente ciò creerà ulteriori carenze in alcuni comparti. La paventata abolizione del test d’ingresso non risolve il problema: aumenterebbe il numero dei laureati ma non quello delle specializzazioni, quindi tra qualche anno ci troveremmo con molti più medici, non specializzati (ma magari abilitati grazie alla laurea abilitante), pronti per la fuga oltre Italia. A proposito di formazione, abbiamo partecipato ad un progetto sperimentale che ha coinvolto 20 ordini e altrettante scuole italiane per indirizzi di biologia con curvatura biomedica: Messina lo ha portato avanti con il liceo scientifico Seguenza e il classico La Farina con l’obiettivo di orientare gli studenti per futura scelte di mission medica.

Un momento dell’Assemblea

E dalla formazione universitaria a quella scolastica, non abbiamo dimenticato la questione ECM e i colleghi non in regola con la formazione continua: entro il 2019 potranno adeguarsi ed evitare la sgradevole sorpresa di non poter esercitare la professione. Idem per i medici fiscali: si è parlato già l’anno scorso del Polo unico per le visite fiscali e della stipula di convenzioni con l’INPS, adesso la FNOMCeO chiede l’istituzione di un Tavolo sulle problematiche della Medicina fiscale, speriamo si possa arrivare ad un accordo. L’anno nuovo introduce la fatturazione elettronica: i medici che operano col sistema della tessera sanitaria sono esentati per quanto riguarda le prestazioni “in uscita”, ma per le spese “in entrata” sono obbligati ad adeguarsi alla nuova normativa. Nel 2018 inoltre il nostro ente ha firmato due protocolli: uno con il Tribunale di Messina e l’Ordine degli avvocati, per definire criteri precisi al fine di diventare perito o CTU; l’altro con diverse istituzioni, capofila la Prefettura, per combattere la preoccupante piaga sociale della violenza di genere. E poi le pensioni, oggetto di un ricco e articolato approfondimento, in occasione del convegno promosso dall’Ordine insieme con l’ENPAM un mese fa a Messina, in cui era presente anche il presidente Alberto Oliveti: un evento dovuto all’impegno costante e certosino di Giuseppe Renzo. E proprio in ambito odontoiatrico tornerà nel 2019, come promesso dallo stesso Renzo nell’assemblea annuale, il Premio di giornalismo “Good Writing”: un’iniziativa lodevole quanto nobile per garantire un’informazione corretta in medicina e sanità. Si tratta di una necessità molto sentita nel nostro Paese e probabilmente nel mondo: combattere le fake news, la diffusione di notizie e dati che non sono scientifici, nè verificati, nè frutto di professionisti, al contrario di improvvisati che pur di acchiappare un “clic” sono pronti a tutto.

Campisi, Palmeri, Caudo e Cincotta

E concludo questo mio consuntivo di fine anno, ringraziando coloro che hanno dato vita a Messina Medica 2.0, che proprio con le stesse intenzioni del citato premio, vuole diventare un riferimento prezioso e puntuale di aggiornamento per i nostri iscritti e alla luce dei dati entusiasmanti dei primi mesi, le premesse garantiscono un successo editoriale. A ciò si accompagna il meritevole lavoro della pagina Facebook e di altri progetti, frutto della commissione dei giovani medici.

E allora con la speranza che il 2019 porti buone notizie, auguro di cuore un Sereno Natale e un Felice Anno Nuovo a tutte le componenti dell’Ordine, a voi colleghi e lettori.