I militari dell’Arma avevano osservato, in un studio medico del paese, un flusso eccessivo di persone, non giustificato dagli orari e dai giorni ed hanno, pertanto, svolto indagini e scoperto che nello studio veniva svolta attività di medicina odontoiatrica, non da un dentista ma da un odontotecnico.

Da qui, l’emissione di un decreto di perquisizione dello studio medico che ha consentito di cogliere in flagranza di reato l’odontotecnico mentre esercitava la professione medica senza avere i titoli richiesti: laurea, abilitazione e diploma di specializzazione in campo odontoiatrico.

Allo studio medico sono stati, pertanto, apposti i sigilli e le attrezzature sanitarie sono state sequestrate. L’odontotecnico è stato denunciato in stato di libertà alla Procura di Patti per il reato di “abusivo esercizio di una professione” in concorso con il medico di base titolare dello studio presso il quale l’odontotecnico riceveva i pazienti.