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Civiltà medica: 8 marzo di sangue

Civiltà medica: 8 marzo di sangue

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di Giuseppe Ruggeri

 

Continua la spirale di violenza sulle donne. A insanguinare l’8 marzo di quest’anno è l’ennesimo crimine, avvenuto proprio ieri a Messina dove Alessandra, 30 anni, è stata trovata morta in una pozza di sangue nella sua casa in contrada Campolino, a Santa Lucia sopra Contesse. La Polizia ha fermato il fidanzato Christian, ora sotto interrogatorio insieme ad altre persone, da parte del sostituto procuratore Marco Accolla e del capo della squadra mobile Franco Oliveri.

L’ipotesi è quella di un femminicidio avvenuto stanotte, ma Polizia e Procura ci stanno ancora indagando insieme allaPolizia Scientifica che sta facendo i rilievi. Per una curiosa ironia della sorte, appena ieri, Alessandra pubblicava un post sulla sua pagina Facebook, a proposito di una serie televisiva che affrontava il tema della violenza sulle donne. “Ogni anno – aveva scritto – in vista della festa della donna ci sono sempre nuovi temi di violenze sulle donne, perché sono in mille modi”.

Vorremmo, da medici, esplorare le cause di questo fenomeno, capire cosa scatta negli oscuri precordi della mente quando si arriva a un gesto così drastico e incomprensibile.

Vorremmo, da uomini, sottoporci a un serio esame di coscienza per renderci consapevoli di tutte le nostre mancanze, delle fragilità e delle precarietà che aggiungono peso all’anima fino a soffocarla, accecando l’innato legame che ci vincola agli altri. Soprattutto alle donne.

Che di noi uomini sono le compagne di vita, il necessario completamento grazie al quale si creano le famiglie, nuclei di base della società. Donne che ingentiliscono e arricchiscono con la loro grazia e la raffinatezza della loro intelligenza lintera nostra esistenza. Come ebbe a dire Rudyard Kipling: “L’ipotesi di una donna è molto più precisa della certezza di un uomo”.

Vorremmo, da persone civili, contribuire ad arginare in ogni modo possibile questo fenomeno sconcertante che spesso, purtroppo, si reitera per incomprensibili meccanismi di emulazione suscitati dalla diffusione mass-mediale delle notizie che lo riguardano.