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Lo Stetoscopio

Lo Stetoscopio

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a cura di Giovanni Pulitanò

Lo Stetoscopio da più di 200 anni unisce il paziente al medico. Infatti, nell’immaginario comune, il medico è sempre visto con camice e fonendo attorno al collo però questa figura è in diminuzione a causa delle tecnologie moderne di aiuto professionale.

Lo stetoscopio fu inventato in Francia nel 1816 da un medico francese di nome René Laennec nato a Quinper il 17 febbraio 1781 ed allevato a Nantes da un suo zio medico che gli permise di studiare la professione medica permettendogli di essere uno scienziato fondamentale per la storia della medicina ma forse poco conosciuto.

Lo stetoscopio fu inventato casualmente per l’ispirazione avuta nel dovere visitare una giovane paziente, ritenuta cardiopatica, alquanto prosperosa, ed anche per un senso di pudore nell’approccio.

Utilizzò un quaderno arrotolato per percepire i battiti cardiaci della paziente non sentendosi di appoggiare l’orecchio sull’abbondante seno mettendo una estremità su torace della giovane e l’altro capo al suo orecchio sentendo in al modo amplificati i suoi cardiaci.

Successivamente perfezionò la sua invenzione usando un cilindro di legno con un foro passante di 7 millimetri trovando totale applicazione in campo ostetrico per rivelare il battito cardiaco fetale.

Questa metodica è stata soppiantata ultimamente dall’avvento del Doppler.

Il nome stetoscopio deriva (dal greco STETHOS, petto e SKOPEIN osservare). I primi modelli erano di legno di cedro e di ebano lunghi 30 cm con un canale lungo 30 cm con un canale lungo 5 cm di larghezza.

Due anni dopo Laennec presentò la sua invenzione all’Accademia Francese delle Scienze e poco dopo pubblicò un “Trattato sull’auscultazione mediata” opera fondamentale per la medicina dell’Ottocento.

Il papa Pio VII lo definì “medicus pius” per la sua etica morale e per la religiosità. Morì nel 1826 per tubercolosi da lui lottata.

Successivamente Aurelio Bianchi patologo presso l’Università di Parma ed Eugenio Bozzi fisico, depositarono il brevetto di uno strumento per l’auscultazione chiamato FONENDOSCOPIO ancora oggi simbolo della professione medica nell’ambito diagnostico.