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Federfarma ha cura di trasmettere copia della nota prot. n. 15511 del 18/03/2020 dell’Assessorato Regionale della Salute – Dipartimento per la Pianificazione Strategica concernente: “Misure transitorie relative alla proroga dei Piani Terapeutici in tema di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 – Chiarimenti”.
Tra le misure adottate in tema di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, l’Assessorato, con nota dell’11 Marzo u.s., al fine di limitare l’accesso alle strutture sanitarie, ha fornito indicazioni operative in merito alle modalità di gestione dei Piani Terapeutici (PT), prevedendo diverse possibili fattispecie (Piani Terapeutici cartacei in scadenza – Piani Terapeutici cartacei scaduti o da modificare – Piano Terapeutici web based).
Successivamente, a seguito di alcune segnalazioni inerenti difficoltà da parte degli utenti a reperire i contatti per la comunicazione con gli specialisti operanti presso le strutture ambulatoriali, l’Assessorato ha ribadito alle Direzioni Aziendali, la necessità di adottare urgentemente ogni provvedimento utile per garantire i contatti (telefonici, per mail, etc.) con gli specialisti coinvolti, per assicurare la necessaria assistenza sanitaria ai pazienti, nel rispetto delle indicazioni fornite per limitare l’accesso alle strutture sanitarie.
A seguito di alcune recenti richieste di chiarimenti, relative ai Piani Terapeutici cartacei o web based scaduti, l’Assessorato comunica inoltre che, in tale fase transitoria, possono essere accettati anche PT aggiornati dal MMG o privi della firma e del timbro dello specialista (ove quest’ultimo non sia in condizione di poter procedere con la scansione del documento).
L’Assessorato ribadisce infine che i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie, al fine di garantire l’operatività sopra descritta, devono impartire specifiche disposizioni agli Specialisti operanti presso le proprie strutture affinché rendano disponibili canali di comunicazione dedicati.
Le sopracitate indicazioni possono contribuire ad assicurare la prosecuzione delle terapie, con tutela della salute dei pazienti e limitazioni di accesso alle strutture sanitarie.
In allegato: