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Oltre 4 mila contagi, le nuove azioni del governo: 20 mila assunzioni in sanità e il raddoppio delle terapie intensive

Oltre 4 mila contagi, le nuove azioni del governo: 20 mila assunzioni in sanità e il raddoppio delle terapie intensive

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La diffusione del coronavirus in Italia non si arresta e il governo tenta di correre ai ripari con misure ancora più drastiche come l’assunzione di 20 mila tra medici e personale sanitario, processi a porte chiuse o rinviati a giugno, potenziare del 50% i posti in terapia intensiva sul territorio nazionale, la possibilità di requisire alberghi da trasformare in luoghi di assistenza domiciliare collettiva e accelerare le procedure per l’acquisto di materiale.

A due settimane dal primo decreto con l’indicazione delle misure di contenimento e l’individuazione dei primi 11 comuni da mettere in quarantena, i numeri dicono che il contagio si è tutt’altro che arrestato: i malati sono 4.636, 620 in più in un giorno, 25 l’ora, con il primo caso in Vaticano, 197 morti, il 4,25% del totale dei contagiati. Tutte le regioni d’Italia hanno casi con cui confrontarsi.

La Lombardia è al momento la regione più esposta, con oltre il 50% degli attuali contagiati e 309 pazienti ricoverati in terapia intensiva sui 462 totali in Italia. Cresce anche il numero dei guariti, ma non alla stessa velocità: sono 523. L’auspicato rallentamento del virus per ora non si è verificato motivo per cui Regione Lombardia e governo si preparano ad istituire una nuova zona rossa in Val Seriana, un’area dove vivono 25mila cittadini in provincia di Bergamo, in particolare tra i comuni di Nembro e Alzano Lombardo, i più interessati dal virus. La decisione è attesa oggi, ma il governatore Fontana non esclude l’ipotesi della “chiusura” di tutto il territorio lombardo per un mese in modo da provare a rallentare l’espansione dei contagi verso le altre regioni.

Il governo oggi dovrà anche decidere se prolungare o meno l’isolamento delle aree già in quarantena: “Stiamo valutando una serie di misure da prendere in generale nella regione, come nelle altre zone a rischio”, ha spiegato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro auspicando che vengano valutate delle misure sanzionatorie per chi viola la quarantena o le regole sanitarie diffuse in questi giorni. “Non è una bravata – ha detto – stiamo studiando eventuali conseguenze per un atto di questo tipo”.

Il Covid-2019 preoccupa seriamente anche gli altri Stati del Vecchio continente, che iniziano a fare i conti con l’epidemia. L’Austria ha deciso di istituire dei controlli sanitari alla frontiera italiana che avranno “una durata limitata di due settimane”. Anche il resto del mondo sta isolando sempre di più il nostro Paese: l’ultimo caso è quello delle Maldive, che ha annunciato il divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Italia a partire dalla mezzanotte di oggi e di sbarco per le navi da crociera.

CRONACA ORA PER ORA

11.55 – L’epidemiologo: “Italia un passetto avanti a tutti i Paesi europei”
“Il non aver sottovalutato il rischio ci ha portato ad essere un passetto avanti a tutti i Paesi europei”. Parola dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco, docente di Igiene all’università di Pisa, che su twitter concorda con il divulgatore Piero Angela. Di tono opposto la risposta dell’epidemiologo a chi lamenta che “si stanno sacrificando cose imprescindibili come il diritto all’istruzione, la socialità, infine l’economia di un Paese in nome degli over 75”, “Spieghiamo a chi dice queste scemenze che se lasciamo #Covid19 libero di correre non ci sarà nessuno disponibile in ospedale a soccorrere gli under 75 qualora andasse di traverso un nocciolo di oliva durante l’apericena”, twitta Lopalco.

10.40 – Governo valuta norme nazionali anti-assembramenti
Una nuova stretta per arginare la diffusione del Covid-19 sarà contenuta nel decreto del presidente del consiglio dei ministri che Giuseppe Conte dovrebbe firmare in giornata. Fra le misure di cui avrebbe parlato nel corso della notte con i ministri durante il Cdm, l’ipotesi di istituire nuove zone rosse, attenzionati i comuni di Alzano e Nembro, ma anche zone gialle più diffuse, ormai quasi una certezza. Nonché una nuova stretta per tutti: “Ci saranno norme più restrittive per l’intero territorio nazionale – spiega una fonte di governo – per limitare le ipotesi di assembramenti”.

10.35 – 202 casi positivi nelle Marche
Nelle Marche sono arrivati a quota 202 i tamponi positivi al test Coronavirus sul totale dei 796 testati fino a oggi dalla Sod Virologia dell’ospedale di Torrette di Ancona. Lo rende noto la Regione, ufficializzando i dati del Gores (Gruppo Operativo Regionale Emergenza Sanitaria).

10.30 – Medici in sorveglianza ma negativi al tampone possono rientrare al lavoro
È stata accolta dal Governo la norma proposta ieri dal governatore Luca Zaia che consente ai medici posti in sorveglianza, ma non positivi al Covid-19, di rientrare al lavoro. Lo rende noto la Regione Veneto, illustrando le disposizioni dell’art.11 del nuovo decreto. Si spiega che la norma sull’isolamento “non si applica agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali che vengono sottoposti a sorveglianza”, aggiungendo che questi “sospendono l’attività nel caso di sintomatoloogia respiratoria o esito positivo al Covid-19”. La nuovo formulazione – evidenzia la Regione – consentirà nel solo Veneto di far rientrare negli ospedali quasi 700 operatori, bloccati a casa dalla precedente norma (Decreto 23 febbraio) sull’isolamento fiduciario. Era stato proprio Zaia a lanciare l’allarme ieri al Governo, chiedendo la modifica della disposizione nazionale, dato che questa imponeva la quarantena agli operatori sanitari “in perfetta salute”, ma solo perchè venuti in qualche modo a contatto con malati positivi al coronavirus.

10.20 – Due nuovi casi positivi in Abruzzo
Nei test eseguiti la scorsa notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi due nuovi casi positivi al Covid 19. Secondo quanto rende noto la Regione Abruzzo, il primo riguarda un uomo di Pescara di 35 anni, che ha riferito di avere avuto contatti con altro caso positivo. È asintomatico e per questa ragione non è stato ricoverato, ma posto in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl. Il secondo è stato invece eseguito sul cadavere di un uomo di Ortona deceduto nei giorni scorsi per patologie cardio-respiratorie rese sul quale è stato eseguito un esame necroscopico. Sono state attivate tutte le procedure di sicurezza per ricostruire i suoi movimenti e tracciare i contatti. I campioni saranno inviati ai laboratori di secondo livello per le controanalisi.

10.15 – Di Maio: “Farnesina lavora senza sosta per supportare italiani all’estero”
L’Unità di Crisi della Farnesina e le rappresentanze diplomatiche italiane nel mondo “in queste settimane stanno lavorando senza sosta, e nell’ombra, per supportare i nostri connazionali che all’estero hanno bisogno di aiuto. Non smetterò mai di ringraziare queste persone, donne e uomini che con grande impegno stanno dando il proprio contributo”. E’ quanto scrive in un post su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Questa – aggiunge – è l’Italia che dobbiamo raccontare all’estero, che dimostra di essere forte, che non molla, l’Italia orgogliosa della sua gente e che vuole ripartire con coraggio”.

10.00 – Bonafede: “Giustizia va avanti nel rispetto della salute”
“Con il decreto legge approvato ieri sera in Consiglio dei Ministri, abbiamo deciso che per le prossime due settimane (dal 8 marzo fino al 22 marzo) saranno sospesi termini e udienze su tutto il territorio nazionale. L’unica attività consentita sarà quella urgente e improrogabile, in analogia a quanto previsto dalla Legge n. 742/1969 per la sospensione feriale di procedimenti e udienze”. Così scrive in un post su Facebook, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede commentando le misure approvate nella notte dal governo. “In questo intervallo di due settimane, i vertici degli uffici giudiziari avranno la possibilità di poter organizzare l’attività giudiziaria che riprenderà dal 23 marzo con tutte le cautele e le misure previste nel decreto legge a tutela della salute degli addetti ai lavori e degli utenti della giustizia”.

09.30 – Due nuovi casi in Thailandia: sono stati di recente in Italia
Due nuovi casi di coronavirus in Thailandia. Il ministero della Sanità ha confermato che si tratta di due uomini thailandesi di 40 anni, che sono stati di recente in Italia. Il giornale online The Nation parla di una “visita ufficiale”. Le autorità sanitarie del Paese segnalano in totale 50 casi di infezione: una persona è morta a causa della Covid-19, 18 sono ricoverate in ospedale e 31 sono guarite.

(Fonte: Il Fatto Quotidiano)