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Progressivo ripristino delle attività assistenziali. Rimodulazione misure di prevenzione del contagio

Progressivo ripristino delle attività assistenziali. Rimodulazione misure di prevenzione del contagio

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L’Assessorato della Salute con precedenti note prot. n. 23608 del 21 maggio 2020, prot. n. 25419 del 29 maggio 2020 e prot. n. 27167 del 12 giugno 2020,ha fornito indicazioni sulle modalità e i tempi per il graduale riavvio delle attività di ricovero e ambulatoriali sospese durante la “fase 1” del periodo emergenziale, ed è stato stabilito che tali indicazioni fossero rivalutate in base ad un monitoraggio della situazione epidemiologica, della disponibilità di test diagnostici e della possibilità di tracciare attivamente i contatti.
Alla luce dell’attuale quadro epidemiologico e delle riscontrate disponibilità di test diagnostici, si dispone che fino a nuova disposizione restano valide tutte le indicazioni contenute nella nota prot. n. 23608 del 21 maggio 2020, avuto riguardo a: test diagnostici pre-ricovero; triage telefonico pre-visita; utilizzo dei D.P.I.; disinfezione e sanifìcazione degli ambienti; modalità di accesso alle strutture; ampliamento degli orari e ridistribuzione delle visite; percorsi specifici per pazienti sospetti; distanziamento; accesso dei visitatori ogni altra misura per la prevenzione del contagio da SARS-CoV-2.

Per quel che concerne i ricoveri in day hospital e day surgery, si ribadisce quanto indicato nella nota prot. n. 25419 del 29 maggio 2020 e cioè che in caso di esito negativo del tampone, qualora i successivi accessi non siano strettamente ravvicinati nel tempo, il medico responsabile del D.H./D.S., sulla scorta di dati clinico-anamnestici del paziente, potrà valutare o meno l’opportunità di effettuare ulteriori tamponi. Per le attività di ricovero in elezione, sono riavviate le normali procedure di prenotazione, secondo le classi di priorità del Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa.
Relativamente alle prestazioni ambulatoriali, sia territoriali che ospedaliere, le stesse possono essere riavviate senza limitazioni, comprese le attività di chirurgia ambulatoriale, sempre nel rispetto delle classi di priorità. Sono riattivati gli sportelli C.U.P. di tutte le Aziende sanitarie ospedaliere territoriali per la prenotazione dei ricoveri e le prestazioni ambulatoriali, ferma restando la necessità di privilegiare le prenotazioni on line o telefoniche. Saranno garantiti adeguati orari di accesso e distanziamento tra i soggetti in attesa.

Per i nuovi accessi in C.T.A., in R.S.A. o in Case di riposo per anziani e, in genere, per tutta la categoria delle “residenzialità”, anche di pertinenza dell’Assessorato della Famiglia, possono riprendere le attività ordinarie di assistenza, fermo restando gli obblighi indicati nella circolare del Ministero della Salute prot.n. 0013468 del 18/04/2020 “Indicazioni ad interim per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-CoV-2 in strutture residenziali sociosanitarie” recepito dalla Regione Siciliana e trasmesso alle
AA.SS.PP. con nota prot. 15977 del 29/04/2020.

Visite nelle strutture residenziali.
In riferimento all’accesso da parte di familiari e parenti nelle strutture residenziali afferenti al S.S.R (lungodegenza, residenze sanitarie assistite, hospice, comunità terapeutiche assistite, strutture riabilitative ex art. 26, strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non), nonché in tutte le tipologie di strutture residenziali sottoposte alla vigilanza dell’Assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro (case protette, case di riposo etc.), si rileva innanzitutto che l’art. 1, co. 1 lett. bb) del D.P.C.M. dell’11 giugno 2020 prevede che “l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo
degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosuffìcienti e non, é limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che é tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione”.
Sul punto, si osserva che la decisione di riaprire l’accesso ai parenti dei ricoverati ha un’azione dal forte valore affettivo e sociale per il benessere psico-fisico dei residenti, che coniuga al contempo le tante richieste dei familiari degli ospiti.

Stando così le cose, e tenuto conto della inesistenza di un divieto assoluto di disciplina del regime delle visite in questione, é ammesso l’ingresso di parenti e familiari dei ricoverati, tenendo conto dell’andamento della diffusione del virus da Covid-19 nel territorio della Regione Siciliana e del trend generale di contenimento e stabilizzazione dei contagi.
Al predetto fine, si richiede che le Aziende Sanitarie Provinciali (per quel che concerne le strutture strido sensu afferenti al S.S.R.) e l’Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro (per quel che concerne le strutture residenziali di pertinenza), direttamente o tramite proprie diramazioni, invitino le singole Direzioni Sanitarie delle strutture a predisporre, con assegnazione di un termine temporale certo e ristretto, idonei specifici protocolli che definiscano le modalità di accesso dei familiari e tutte le misure di sicurezza impiegate per garantire la tutela della salute di operatori, utenti e visitatori. Detti
protocolli devono essere trasmessi all’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente e essere predisposti tenendo in considerazione specifiche raccomandazioni che vengono di seguito dettagliate.
Accanto alle misure generali di prevenzione, vanno adottate le seguenti misure tecnico-organizzative specifiche atte a: limitare il contatto fisico tra residenti e parenti/visitatori; organizzare spazi, luoghi e arredi dedicati agli incontri salvo in caso di pazienti/ospiti soggiornanti in stanze singole; garantire ove possibile percorsi distinti di accesso e di uscita; vigilare sul rispetto delle misure di prevenzione del contagio.

Misure generali:
• al momento dell’appuntamento per la visita, 1 familiari dovranno essere sottoposti ad
un primo triage telefonico;
• saranno ammessi esclusivamente due visitatori al giorno (e uno per volta) con priorità
alle famiglie degli ospiti più anziani;
• gli incontri, della durata di un’ora al massimo, saranno preceduti da un secondo triage
nel quale verrà verificata l’assenza di febbre o di sintomi o anamnesi sospetti;

• il visitatore deve essere munito di mascherina;
• si dovrà tenere un distanziamento di due metri e ove possibile preferibilmente
all’aperto;
Resta escluso l’accesso di familiari e visitatori all’interno delle stanze di degenza, salvo in caso di stanze singole o deroghe solo per i casi di intrasportabilità e indifferibilità e su autorizzazione della Direzione sanitaria della struttura che provvederà a definire anche le modalità di accesso in sicurezza.
In tutti i casi, é tassativamente proibito qualunque contatto con eventuali soggetti residenti in struttura e positivi al Covid-19. In detta ultima ipotesi, la struttura deve premunirsi della possibilità di organizzare contatti in videochiamata o altre modalità da remoto.

In allegato: