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Medicina, una rivoluzione nel test d’ingresso

Medicina, una rivoluzione nel test d’ingresso

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Le studentesse e gli studenti che il prossimo 6 settembre parteciperanno alla prova d’accesso si troveranno di fronte a un importante cambiamento. Rispetto allo scorso anno, la composizione delle domande sarà diversa: meno spazio alla cultura generale, più importanza ai quesiti disciplinari. E dal 2023/2024 cambia tutto!

Piccola rivoluzione per il test d’ingresso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia per l’anno accademico 2022/2023. A sancirla, il nuovo decreto del MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca).

Le studentesse e gli studenti che si presenteranno alla prova – quest’anno in programma il 6 settembre – si troveranno di fronte a un maggior numero di domande relative ad ambiti disciplinari, a discapito dei quesiti riferiti alla cultura generale e alla logica.

Saranno 100 i minuti a disposizione per rispondere a 60 domande a risposta multipla, così suddivise:

  • 4 di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi
  • 5 di ragionamento logico e problemi
  • 19 di biologia
  • 19 di chimica
  • 13 di fisica e matematica

Un bel cambiamento per i partecipanti, che dovranno essere ancor più preparati sulle materie scientifiche.

2023/2024: addio concorsone!

Il vero stravolgimento della procedura di ammissione a Medicina e Chirurgia avverrà, però, l’anno prossimo.

La Ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa ha decretato la fine del cosiddetto concorsone, la prova unica in cui ogni anno migliaia di studenti davano il tutto per tutto per accedere ai corsi di laurea in area sanitaria.

Arriveranno i TOLC (Test Online Cisia) anche per gli aspiranti medici che, già dalla quarta superiore, potranno seguire sessioni di orientamento e prove utili a valutare le loro competenze e inclinazioni.

(Fonte: giovani2030.it)