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La Salute Mentale a 45 anni dalla legge Basaglia: una priorità per i pazienti, le famiglie e la comunità tra stigma e sfide nella presa in carico

La Salute Mentale a 45 anni dalla legge Basaglia: una priorità per i pazienti, le famiglie e la comunità tra stigma e sfide nella presa in carico

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Si apre un nuovo ciclo di appuntamenti dedicato ai grandi temi della salute, promosso da Boehringer Ingelheim Italia

Grazie alla Legge Basaglia, l’Italia è stato il primo Paese a smantellare gli istituti psichiatrici, tristemente noti come manicomi, riconoscendo il diritto delle persone con fragilità psichiche di essere assistiti con dignità. Ma dopo 45 anni dalla sua approvazione, si discute ancora sulle modalità di attuazione della legge e sullo stigma sociale legato alla malattia mentale che, purtroppo, è ancora presente.

Di questo tema hanno parlato gli ospiti della prima puntata di “Principi Attivi”, ciclo di eventi promossi da Boehringer Ingelheim Italia per affrontare alcune tra le priorità più impellenti di Salute Pubblica, a partire dai fondamenti legislativi fino all’impatto sui pazienti, le famiglie e la società, che si è tenuta ieri pomeriggio a Palazzo Santa Chiara.
“Attraverso il format “Principi Attivi”, vogliamo parlare di alcune tra le più urgenti sfide sanitarie, per incentivare un dibattito che metta a confronto prospettive ed esperienze diverse – ha dichiarato in apertura dell’evento Morena Sangiovanni, Presidente del Gruppo Boehringer Ingelheim Italia – Inauguriamo questo ciclo di eventi con un tema complesso come la gestione della malattia mentale. La Legge Basaglia ha restituito dignità e diritti alle persone con fragilità mentali, ma a 45 anni dalla sua approvazione sono ancora tante le sfide aperte: dalla solitudine dei pazienti e delle loro famiglie, al sempre più forte bisogno di una presa in carico e di risposte terapeutiche efficaci. Questo è il punto di partenza della discussione di oggi che, mi auguro, porterà ispirazione per nuove proposte da concretizzare insieme”.