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Novità da Cochrane Library: L’Ossigenoterapia iperbarica è utile per il trattamento delle lesioni tissutali da radiazioni tardive

Novità da Cochrane Library: L’Ossigenoterapia iperbarica è utile per il trattamento delle lesioni tissutali da radiazioni tardive

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L’Ossigenoterapia iperbarica è utile per il trattamento delle lesioni tissutali da radiazioni tardive
Zhiliang Caleb Lin et al.: 15/08/2023
La radioterapia è una modalità di trattamento per molte neoplasie e circa il 50% dei pazienti sottoposti a tale trattamento avrà lunghi periodi di sopravvivenza. Alcuni subiranno lesioni tissutali da radiazioni tardive (LRTI), sviluppandosi anche mesi o anni dopo la radioterapia. L’ossigenoterapia iperbarica (HBOT) è stata suggerita come trattamento per LRTI basato sulla capacità di migliorare l’afflusso di sangue a questi tessuti. È stato ipotizzato il trattamento con HBOT per la terapia di dette lesioni cutanee.
La revisione della letteratura ha tenuto conto di 24 studi controllati su oltre 1000 pazienti con patologie cutanee, proctologiche, cistiti osteoradionecrosi secondarie tute a radioterapia.
Questi piccoli studi suggeriscono che per le persone con lesioni tissutali da radiazioni tardive (LRTI) che colpiscono i tessuti della testa, del collo, della vescica e del retto, l’ ossigenoterapia iperbarica (HBOT) può essere associato a risultati migliori (evidenza di certezza da bassa a moderata). L’HBOT può anche comportare un ridotto rischio di deiscenza della ferita e una modesta riduzione del dolore in seguito all’irradiazione della testa e del collo. Tuttavia, è improbabile che l’HBOT influenzi il rischio di morte a breve termine. L’HBOT comporta anche un rischio di eventi avversi, incluso un aumento del rischio di riduzione dell’acuità visiva (solitamente temporanea) e di barotrauma dell’orecchio durante la compressione. Pertanto, può essere giustificata l’indicazione all’applicazione dell’HBOT a pazienti selezionati.
Vista la particolarità della patologia l numero limitato di studi e di partecipanti, nonché le inadeguatezze metodologiche e di reporting di alcuni degli studi primari inclusi in questa revisione richiedono un’interpretazione cauta. Gli autori infatti concludono che sono necessarie maggiori informazioni sul sottoinsieme della gravità della malattia e del tipo di tessuto interessato che ha maggiori probabilità di trarre beneficio da questa terapia, il tempo durante il quale possiamo aspettarci che eventuali benefici persistano e la dose di ossigeno più appropriata. Sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire la selezione ottimale dei partecipanti e la tempistica di qualsiasi terapia. Dovrebbe essere effettuata anche una valutazione economica.
Il lavoro per esteso è rintracciabile al link:
https://www.cochranelibrary.com/cdsr/doi/10.1002/14651858.CD005005.pub5/full