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Riflessioni

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di Aldo Di Blasi

I responsabili di UniME e SIF, organizzatori  della  conferenza stampa del 19 scorso su  METCHNICOV, il 1° Messina Mečnikov Memorial Meeting, evento di per sé encomiabile, saranno verosimilmente molto giovani, sembrano sconoscere la storia, eppure non tanto remota, della nostra Città.

Di Metchnikoff si sono occupati nel tempo  i Professori universitari messinesi Antonino Ioli e Francesco Trimarchi, cultori di storia cittadina.

Nel volume «Il IX Quartiere San Leone» a cura di N.Principato e A.Di Blasi, edito da Grafo Editor nel 1989, è riportato :

 « Nella contrada del Ringo venne ad abitare, nell’autunno del 1882, in una modesta casa, con giardinetto, presa in affitto, il biologo russo Ilya Ilich Metchnikoff, poi premio Nobel per la biologia e la medicina per la scoperta délia fagocitosi. Nel suo scritto intitolato “Il mio soggiorno a Messina”, pubblicato il 31.12.1903 su Rousskiè Védemosti egli rievoca la sua scoperta avvenuta per una geniale intuizione, nel periodo di Na­tale, un giorno che tutta la sua famiglia si era recata al circo. Nelle sue ricerche fu confortato dall’amico Klejnenberg che insegnava zoologia a Messina, studioso di medicina, e dal celebre patologo tedesco Virchow che, venuto a Messina, volle assistere alle esperienze di Metchnikoff nella casa del Ringo. Al Nobel russo il Consiglio del IX Quartiere S.Leone ha deliberato di dedicare una targa marmorea, apposta il 27.2.1989 alla base della Scalinata Ringo (del. n. 4 del 19.1.1988 e n. 28 del 30.7.88) dal seguente testo: “In questa Con­trada del Ringo / ILYA ILICH METCHNICOV / (1845-1916) / Scienziato russo, / Premio Nobel 1908, / Scopri la Fagocitosi / nel Natale  1882”  (Dettata  da Aldo Di Blasi). »

Il 23 ottobre 2018 il presidente del club service Rotary Messina, prof Edoardo Spina, in una riunione dichiarò: «Una serata per raccontare una storia di oltre un secolo fa e fortemente voluta. Mi sorprese una targa commemorativa sul viale della Libertà, accanto alla scalinata del Ringo, in onore di Ilja Metchnikov, scienziato russo che vinse il Nobel nel 1908 per la scoperta che ebbe luogo proprio a Messina».

In quell’occasione Marcello Mento, da oltre 45 anni giornalista della Gazzetta del Sud  e autore di articoli di cronaca e cultura, auspicò  che la «Città di ispirazione per Metchnikov dovrebbe ricordarlo e celebrarlo come merita».

Ancora, nel novembre 2018, N.R. Pappa, ne “L’Unione” , ha pubblicato: “Per uno strano gioco del destino il conferimento gli fu dato nel 1908 , lo stesso anno del terribile sisma che distrusse quasi completamente la città. In questa occasione scrisse un volumetto dal titolo “Discorso su Messina dieci giorni dopo il disastro“ e dichiarandosi costernato dal numero di vittime causato dal tragico evento precisando la sua sensazione, cioè quella che si “ha dopo la morte di una persona cara. I ripetuti soggiorni a Messina hanno lasciato tracce profonde e pertanto oltre ai sentimenti di p sentire, particolare, personale“.  Pappa continua: “Per chiudere una considerazione.

In una città che ospitato scienziati, letterati, pittori, scultori e quant’altro sono stati dedicati costituenti“ o a qualche artista abbiamo comunque il più profondo rispetto è pensato ad intitolare una via, una piazza, che ricordi questo benefattore dell’umanità. Unica iniziativa è una piccola targa posta all’inizio della scalinata che dal viale della Libertà (di fronte al ritrovo “L’ancora“ della Caronte & Tourist SpA) porta alla via Principessa Mafalda.”

Forse l’auspicio potrà finalmente diventare realtà dopo questa condivisibile iniziativa.