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di Francesco Mastroeni
Il trattamento dell’ipertrofia prostatica oltre ad essere di tipo medico è di tipo chirurgico con utilizzo di innumerevoli tecniche endoscopiche mininvasive, quali la resezione bipolare, la vaporizzazione con green laser o con laser ad olmio o tullio.
La BIPOLEP è una innovativa tecnica chirurgica endoscopica mininvasiva, che consiste nella enucleazione prostatica bipolare che viene eseguita quando devono essere trattate delle prostate di dimensioni notevolmente aumentate non trattabili con l’intervento classico endoscopico (TURP).
La tecnica BIPOLEP viene eseguita in Italia in pochi centri urologici di eccellenza per curare il rigonfiamento della prostata con l’uso di un’ansa bipolare e di un morcellatore che è praticamente un aspiratore-demolitore.
L’adenoma prostatico endoscopicamente attraverso il canale uretrale viene pertanto enucleato e posizionato all’interno della vescica, in un secondo step attraverso il morcellatore viene triturato ed aspirato all’esterno, con la possibilità di eseguire un esame istologico dei frammenti asportati.
Viene utilizzata questa tecnica con anestesia loco regionale e l’indicazione principe è la voluminosa ipertrofia della prostata che altrimenti verrebbe operata chirurgicamente a cielo aperto con il taglio.
Questa tecnica bipolare risulta meno costosa della tecnica di enucleazione dell’adenoma attraverso il laser, prevede un minor numero di giorni di degenza in quanto il paziente potra’ essere dimesso dopo tre giorni e si ha un minor rischio di sanguinamento intra e post operatorio.