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Messina nascosta: “L’icona in terracotta”

Messina nascosta: “L’icona in terracotta”

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di Marcello Aricò

 

L’icona in terracotta

 

Fare arredo urbano è al contempo una operazione facile e difficile; non sono solo i capitali investiti a dare il senso dell’armonia ma a volte basta una intuizione e con pochi denari si può rendere gradevole una piazza, un borgo, una via. Nel 2014, nell’ambito delle celebrazioni del III centenario della lacrimazione di un bambinello di cera, per iniziativa del signor Giacomo Salemi, e grazie alla generosa donazione di S.R.G. al contributo dell’Associazione S.S. Maria delle Trombe e alla disponibilità del condominio di via Romagnosi e con il permesso della Sovraintendenza è stata collocata una icona di terracotta all’angolo tra via Romagnosi e via della Munizione. L’artistica formella, realizzata dallo scultore Salemi di Savoca, con l’effige del Bambinello e la scritta “Lacrimatus est Jesus”, è posta la dove sorgeva la chiesa di S. Gioacchino Sacra Betlemme distrutta dal terremoto del 1908, al cui interno, una piccola statua di cera di Gesù Bambino il 23 febbraio del 1712, per molti mesi , lacrimò davanti a numerosi testimoni. Il prodigio fu autenticato dall’Autorità Ecclesiastica Messinese. La prodigiosa statua di Gesù Bambino delle lacrime si può ancora oggi vedere nella Chiesa Gesù e Maria delle Trombe in via S. Giovanni Bosco custodita nell’artistica teca creata dal celebre architetto Filippo Juvarra.