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Rivoluzione digitale del 5G in sanità

Rivoluzione digitale del 5G in sanità

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 Le generazioni dei protocolli di trasmissione dati delle reti mobili sono arrivate alla quinta serie: 5G. Oggi i mass media ne parlano più per la guerra commerciale e per i possibili risvolti spionistici delle loro applicazione. Ma la loro diffusione consentirà l’utilizzo di dispositivi sempre più veloci e intelligenti in grado di influenzare in maniera significativa l’assistenza sanitaria.

Le nuove tecnologie permetteranno di registrare parametri vitali dell’individuo attraverso avveniristici dispositivi (device) indossabili (wereable) e le reti digitali adeguatamente potenziate dai nuovi sistemi 5G trasferiranno le informazioni digitali da tali dispositivi ai centri operativi senza significative latenze, in modo da garantire letture in tempi praticamente reali e movimenti a distanza di braccia robotiche veloci e affidabili. Tutto questo da un lato consentirà di invertire la

tendenza ad una organizzazione ospedalecentrica a favore di una domiciliocentrica. Ma consentirà inoltre di monitorizzare i livelli di attenzione, di stanchezza e di capacità di reazione di compie lavori impegnativi e usuranti.

Presto infatti sugli smartphone sarà attivo un device wereable che consentirà l’esecuzione di registrazione e trasmissione dei parametri vitali capaci di individuare discostamenti dai range di normalità o segnalare valori che indicano alterazione dell’attentività dell’individuo monitorizzato. La tecnologia ci verrà incontro rendendo più facile e sicura la vita dell’uomo sia sul posto di lavoro che nella malattia. Ma tutto questo non deve far perdere di vista l’umanità e la dedizione verso il prossimo di chi si dedica alla cura della persona. Il paziente avrà sempre bisogno di una pacca sulla spalla, di un sorriso, di una battuta, di una parola di conforto. Ma soprattutto ha bisogno di non sentirsi un numero, un foglio di carta, una pratica. Finché in sanità i pazienti verranno considerati alla stregua dei numeri, si potranno fare immani sforzi per porre al centro dell’attenzione del sistema la registrazione della sua glicemia o della frequenza cardiaca, ma come succede tra i giovani le cosiddette tecnologie “smart” non faranno altro che allontanare le persone tra loro anche se fisicamente si trovano a pochi centimetri.