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Ministero della Salute: le indicazioni sui DPI dispositivi di protezione individuali

Ministero della Salute: le indicazioni sui DPI dispositivi di protezione individuali

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Il Ministero della Salute ha pubblicato un documento per supportare gli operatori, sanitari e non, che nei porti ed aeroporti potrebbero venire a contatto con casi sospetti da 2019- nCoV in relazione alle esigenze di uso di dispositivi di protezione individuale (DP1).

Il documento è basato sulle conoscenze attuali circa il 2019-nCoV e sarà aggiornato in caso siano disponibili nuove informazioni rilevanti o in base all’evolversi del quadro epidemiologico.

Destinatari
Operatori USMAF, addetti ai controlli della temperatura in porto e aeroporto.

Il nuovo coronavirus (2019-nCoV) è comparso alla fine del 2019 a Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. Da quel momento in poi sono stati rilevati migliaia di casi, principalmente in Cina ma anche in molti altri paesi del mondo compresa l’UE/SEE.
Le informazioni relative alle caratteristiche epidemiologiche e cliniche dell’infezione 2019-nCoV sono in rapida evoluzione.
La valutazione del rischio dell’ECDC riporta che, sulla base delle informazioni al momento disponibili:

-il potenziale impatto di focolai di infezione da 2019-nCoV rimane elevato
-la probabilità di infezione per i cittadini UE/SEE che risiedano a (o siano in visita) nella provincia di
Hubei è alta
-la probabilità di infezione per i cittadini UE/SEE che risiedano (o in visita) in altre Province cinesi
moderata e in crescita
– la probabilità di osservare ulteriori casi importati di infezione da 2019-nCoV nei Paesi UE/SEE
“moderata/alta
-la probabilità di osservare un’ulteriore limitata trasmissione uomo-uomo nei Paesi UE/SEE è considerata tra “molto bassa e bassa” se i casi importati verranno identificati precocemente e se saranno implementate adeguate pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, in particolare in ambito assistenziale
-la probabilità di osservare una trasmissione sostenuta uomo-uomo nei Paesi UE/SEE è valutata tra
“molto bassa e bassa” sempre che in questi Paesi i casi siano rilevati in modo tempestivo e vengano
applicate adeguate pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni.

Tuttavia, il rilevamento tardivo di un caso importato in un Paese UE/SEE e la mancata applicazione di adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni porterebbe ad una diversa valutazione del rischio, con alta probabilità di trasmissione interumana.
La forma clinica dell’infezione 2019-nCoV varia da polmonite asintomatica a grave con sindrome acuta da distress respiratorio, shock settico e insufficienza multiorgano, con conseguente morte. Si prevede che si verificherà un aumento dei casi ed è stato chiesto a tutti gli Stati di rivedere la pianificazione della preparazione alla pandemia influenzale.
Le informazioni sulla trasmissione da uomo a uomo sono ancora limitate. Il droplets è considerato la principale via di trasmissione; non è ancora chiaro in che misura le altre secrezioni abbiano un ruolo. Altre vie, come il contatto con fonti di contagio contaminati e l’inalazione di aerosol prodotto durante le procedure di generazione di aerosol, sembra essere probabile; pertanto si raccomanda un approccio cauto a causa della possibile trasmissione attraverso gli aerosol


DPI per prevenire contatti, droplets e trasmissione aerea
Alla luce dell’attuale incertezza riguardo alle vie di trasmissione del 2019-nCoV, la dotazione minima dei DPI da utilizzare in ambito sanitario è descritta di seguito

*Se non sono disponibili tute impermeabili, i grembiuli di plastica monouso possono essere utilizzati sopra gli abiti per prevenire la contaminazione del corpo.


Tali dispositivi sono atti ad impedire il contatto diretto, droplets e trasmissione aerea in caso di gestione di casi sospetti o confermati di 2019-nCoV.
Lo screening viene di solito eseguito utilizzando dispositivi come termometri ad infrarossi senza contatto, per valutare se gli individui hanno sintomi di infezione. Gli operatori sanitari e non, addetti alla valutazione dei passeggeri dovrebbero utilizzare mascherine FFP almeno di classe 2 (FFP2) che proteggono sia la trasmissione di goccioline che quella di aerosol. Se le mascherine di classe FFP2 o FFP3 non sono disponibili, si consiglia l’uso di una maschera chirurgica.

Altri dispositivi di protezione individuale (DPI), come protezioni per gli occhi (occhiali, visiera), la protezione del corpo (abiti resistenti all’acqua a maniche lunghe) e la protezione delle mani (guanti) devono essere utilizzate solo dal personale sanitario o da coloro che si prendano cura di un caso sospetto 2019-nCoV, in particolare durante procedure che possano metterli a rischio elevato di esposizione a secrezioni corporee o quando il pz. è sottoposto a procedure che possono produrre aerosol.

L’OMS consiglia di chiedere al paziente sospetto di indossare una maschera chirurgica non appena identificato ed essere valutato in una stanza privata con la porta chiusa, nella stanza di isolamento se a disposizione.
L’utilizzo di DPI deve essere accompagnato da una formazione adeguata. I DPI disinfettati e smaltiti immediatamente dopo l’uso in conformità con le procedure monouso devono essere
di sicurezza ordinane utilizzati in combinazione delle corrette misure igieniche (ad es. una corretta igiene delle mani).

In allegato il documento: