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Uno SCUDO per gli Eroi dell’umanità

Uno SCUDO per gli Eroi dell’umanità

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di Maurizio Cinquegrani

Al Sig. Presidente dell’Ordine dei Medici Italiani,

a tutti i Presidenti degli Ordini dei Medici,

a tutti coloro che vivono in Italia.

“SCUDO LEGALE ALL’ILVA” è stata la perentoria richiesta della Ditta ACELOR MITTAL per garantire il funzionamento della più grande industria dell’acciaio d’Europa.

Nessuna protezione legale viene invece richiesta da parte dei medici, paramedici e anche laureandi, che spesso disarmati, privi delle opportune difese, sono impegnati sul nuovo fronte di guerra dell’umanità, la lotta contro il CORONA virus -19.

Persone prevalentemente giovani, agnelli sacrificali in vista della Pasqua, che rischiano la propria vita e a volte la perdono nel disperato, spontaneo tentativo di salvare il Prossimo durante questa terribile e mai vista pandemia del Coronavirus. Essi sono mandati a rischiare la propria vita e anche donarla con scarse difese, perché ancora oggi, i presidii medici adeguati sono purtroppo insufficienti.

Questo virus è una fiamma che sta bruciano la Terra abitata dall’uomo e in poche settimane ha contagiato quasi un milione di persone (921.924), ucciso oltre quarantamila (46.452) in tutto il mondo, ben 13.155 nella sola Italia. In particolare ha portato via le vite di 7.593 persone nella sola Lombardia e questo Mostro prosegue, quasi inarrestabile lungo la Nazione, divorando le vite di molti dei suoi abitanti.

La politica italiana aggredita improvvisamente, è rimasta inizialmente attonita, ferma, rappresentata da pochi portavoce, mentre i giovani medici e paramedici hanno fatto un gigantesco passo in avanti, lasciando indietro la politica e ancor di più i sindacati, che hanno invece minacciato lo sciopero dei propri iscritti, proprio nell’Ora più buia dell’Umanità. La politica adesso si è fatta compatta assieme alla Nazione unita.

Evidente e forte, c’è la figura di uomini soli al comando, il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio.

Altissima s’erge la figura di tutti quei medici e paramedici fra le cui fila si contano in Italia, in poco meno di un mese circa 51 caduti e altri ancora fra le fila di tutti gli altri servitori dell’Umanità.

Nulla mi permetto di dire, nulla dinanzi a tale dramma dell’umanità tutta, solo uno Scudo per loro chiedo. Non già vile ma dovuto salario, ma lo ‘SCUDO ALLE SPALLE’ di questi servitori dell’umanità che vanno a petto scoperto verso un nemico mortale. Uno Scudo che li protegga mentre avanzano, uno SCUDO LEGALE che li faccia andare sereni della fiducia assoluta che poniamo in essi, perché sappiamo che sceglieranno certamente l’impossibile, pur di difenderci di fronte all’ignoto.

Unisco al loro ringraziamento un grazie particolare a tutti quei volontari che sono venuti ad aiutare l’Italia provenienti da tutte le Nazioni della Terra, lasciando le proprie famiglie, perché convinti che l’Umanità sia una.

La ringrazio sig. Presidente.

Maurizio Cinquegrani


La risposta del presidente dell’Ordine Giacomo Caudo

La professione medica espone dei rischi che coinvolgono il medico in prima fila e spesso anche tutta la sua famiglia.

Ci saremmo aspettati un maggior rispetto in termini di tutele per gli operatori che svolgono questo delicato e pericoloso ruolo. Certamente in termini di organizzazione, di supporto di uomini e mezzi, di DPI, ma soprattutto di uno scudo che ci proteggesse dagli avvoltoi sempre in agguato. Per fortuna alcune autorevoli voci si sono sollevate per stigmatizzare certi comportamenti indegni di una nazione civile: il presidente dell’ENPAM Alberto Oliveti, il consiglio nazionale forense e numerosi sindacati.

Il Dott. Cinquegrani parla di uno scudo, ed uno scudo è quello che servirebbe alla classe medica e degli operatori sanitari che sia in grado di difenderli da sciacallaggi maramaldi ed opportunistici che squalificano la nobile professione cui appartengono.

Giacomo Caudo